1. La doccia


    Data: 22/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... rapporto affondò le mani nei miei capelli dettando un ritmo ancora più serrato. Dalla rapidità del bocchino perdevo quantità imprecisate di saliva che colavano sul mio mento e sul tappetino della doccia.
    
    I miei gorgoglii si fermarono quando mi tirò a sé in un lungo e profondo bacio. Avevo le mie due collane attaccate al petto per via della copiosa saliva che avevo perso. Pure l'elastico per capelli che portavo al polso era fradicio, per cui ne approfittai e mi legai i capelli lunghi in un codino.
    
    “Vieni devi ancora provare una cosa” gli sussurrai. Per mano lo condussi fuori dalle docce fino alle panche dello spogliatoio vero e proprio. Siccome lì eravamo scoperti e un nostro amico poteva entrare ad esortarci di fare in fretta da un momento all'altro, dissi a Mattia di aspettare un secondo e urlai ai nostri amici che aspettavano fuori. “Andate pure, noi ci stiamo cambiando! Ordinate le pizze, ci troviamo a casa mia tra 20 minuti” La risposta non si fece attendere è una voce ormai spazientita urlò: “Va bene ma fate in fretta!” Sentii dei passi che si allontanavano, allora mi fiondai alla porta e la chiusi a chiave.
    
    Mi girai e guardando Mattia gli dissi: “Ora possiamo riprendere da dove ci siamo interrotti.” Avevo intenzione di sverginarlo, in modo da violare quel suo culetto tanto bello e invitante. Allora dal portafoglio nella borsa presi un preservativo che spacchettai lentamente. “No ti prego non farlo.” Mattia si stava spaventando “Cioè… non mi sento pronto, è ...
    ... la mia prima volta”
    
    “Capisco” con fare furbetto aprii la confezione “però ormai l’ho aperto, che facciamo?”
    
    Rispose proprio ciò che mi aspettavo: “Lascia che lo usi io.” Allora glielo sporsi e poi mi sedetti sulle sue gambe, rivolto verso di lui, il suo cazzo che toccava il mio. Lo accarezzai per un momento, poi incontrando le mie labbra con le sue, mi alzai un goccio per cercare con il suo cazzo il mio ano. Quando lo trovai scesi di colpo, non mi ero reso conto quanto la mia voglia era cresciuta. Mi avvinghiai al suo collo e con il bacino andavo su e giù. Ad ogni stantuffata provavo un piacere immenso, stessa cosa che provava lui secondo quanto dicevano i suoi ansimi. Quando atterravo sulle sue gambe mi allungavo a mordicchiandogli il labbro inferiore. I miei ciondoli segnavano il ritmo ad ogni colpo con un tintinnio sordo.
    
    Dopo poco tempo (purtroppo) mi fermò: “Sto venendo” furono le sue timidi parole. Allora mi staccai a malincuore e mi inginocchiai tra le sue gambe, la testa che spuntava proprio dal suo membro turgido. Sfilai il preservativo e poggiai la bocca sulla cappella. Con un caldo e lungo fiotto Mattia venne nella mia bocca. Con piacere accolsi tutto il suo sperma, e lui ne rimase sorpreso. Mi stavo ancora pulendo la bocca con le dita, quando fui stupito dal sentire queste parole: “Non mi sembra giusto che solo io prova piacere dopo tutto il tuo lavoro sporco” Mi fece alzare per poi farmi coricare sulla panca. Allora anche lui si coricò, su di me però, e ...