1. le mie prime volte - 4 - due insieme


    Data: 18/02/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... volta.
    
    Diceva cazzate, Salvo, era poco Assennato, pensai facendo una battuta stupida, io poi non volevo più sentire discorsi strani, volevo di nuovo la sua lingua, iniziai a cercarlo, lo trovai, lo assaporai, sentii il dolciastro dell'hashish, la cosa mi apparve sporchissima e bellissima, perché avevo in bocca pure il sapore del suo seme e glielo feci sentire.
    
    - Insomma, è stato lui che mi ha chiesto di scoparti.
    
    Non può essere, pensai, ma che dice, però intanto sentivo che mi aveva riaperto la camicia, che stava mettendo le mani di nuovo dentro, palpava seno e capezzoli e insieme il culetto e la bocca, mi baciava la bocca e contemporaneamente il petto, mi spalancava la camicia e mi slacciava la cintura, mi spogliava tirandomi di nuovo via i pantaloni...
    
    - Salvo, che cavolo fai? Sei proprio insaziabile - e Salvo mi baciava la bocca e contemporaneamente mi baciava il ventre, ma come faceva?
    
    Aprii gli occhi, intravidi una testa rossiccia che si affannava sul mio pancino.
    
    - Giovanni! Sei tu...
    
    Giovi si allargò in un meraviglioso sorriso.
    
    - Eccomi, gioia.
    
    Mi spompinò in silenzio, strappandomi urletti che Salvo riuscì a contenere tappandomi la bocca con la sua, poi Giovanni mi leccò il buchetto.
    
    - L'hai scopata per benino - disse rivolto a Salvo - sa di cazzo da tutte le ...
    ... parti.
    
    E a proposito di cazzo, si spogliarono entrambi, nell'inebriamento dello spinello potei fare un confronto, non c'era partita e decisi di riprendere in bocca quello di Assennato, ma Giovanni non se la prese, anzi decise di darmi una mano e anche lui si sottomise a quel pisello imponente, lo ciucciò pure lui, per un po', e quello se lo lasciò fare.
    
    - Ho capito, siete frocetti entrambi - dissi - scopatemi invece di farvela tra di voi e mi misi distesa, le gambe larghe, Giovanni mi prese standomi di sopra e Salvo me lo rimise in bocca, la proboscide tornò a montare e ogni tanto Giovi me la toglieva di bocca e la prendeva lui e la cosa mi sembrava terribilmente porca, ma non capivo più niente e quando Salvo disse che stava per venire schizzò indiscriminatamente me e il mio amore, che accettò di essere sporcato e un attimo dopo venne anche lui, in parte nel mio culetto, il resto sul seno e poi andò a leccarselo e quando venni pure io corse a prendere in bocca il mio seme e alla fine non capii niente, tornammo a casa a notte fonda, non potevo più camminare, sfondata come ero, mi sorressero tutti e due e quando ci separammo, a casa mia, mi baciarono entrambi con la lingua ed ebbi la sensazione, ma non la certezza, che si fossero baciati pure tra di loro e pensai alla povera Marisa, in che mani era capitata. 
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