1. le mie prime volte - 4 - due insieme


    Data: 18/02/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: evablu, Fonte: xHamster

    Quando ci ricomponemmo era ormai quasi buio. Seppellimmo i fazzolettini impregnati di tutto il seme che mi aveva sporcata, poi ci sedemmo accanto, sempre dentro la casupola.
    
    - A casa non ti aspettano?
    
    Rimasi a fissarmi le punte dei piedi, ancora scalzi. Avevo freddo, ma lui non mi stringeva, non mi dedicava alcuna tenerezza: era come se d'un tratto si fosse reso conto che aveva scopato un frocetto. Non mi piacevano le domande su casa mia: mio padre non viveva con mamma, entrambi avevano altre storie, lei non stava a casa quasi mai e per questo con Giovanni avevamo avuto fin troppa libertà. Ma non mi era dispiaciuto. Ora ero mezza pentita di averlo tradito in quel modo. Mi consolavo pensando che lui mi aveva tradito con Marisa.
    
    - A casa non c'è nessuno o quasi. Quando voglio tornare, torno.
    
    Fece un attimo di silenzio.
    
    - Capito. Ma lo sapevo già.
    
    Mi incuriosiva questo suo sapere tante cose di me. Accese una sigaretta, tirò una boccata, me la passò.
    
    - Grazie, non fumo.
    
    Rimase con la sigaretta protesa verso di me.
    
    - Ma questa non è una sigaretta.
    
    Era una canna. Accettai di dare un tiro, per la curiosità. Passarono pochi secondi e mi girò la testa, dovetti appoggiarmi all'indietro, trovai le sue braccia forti che mi ressero. MI sentii confortata, voluta bene, illusa. Ma forse era l'erba.
    
    - Perché mi hai scopata? Perché proprio me?
    
    Di nuovo il silenzio. Diede un paio di boccate, rimase a godersi l'effetto, poi me la offrì di nuovo. ...
    ... Rifiutai, mi forzò, Accettai. Mi piaceva che mi sottomettesse a quel modo.
    
    - Sei meglio di una ragazza - disse poi - più femmina di una femmina.
    
    - Solo questo?
    
    Ancora una pausa. Sentii un sommesso sorriso.
    
    - Sei intuitiva, troietta. Proprio come le femmine. Per questo ti dico...
    
    Lo spinello lui lo reggeva meglio di me, io non capivo quasi più niente, ero rilassata e leggera, non sentivo più il dolore tra il basso ventre e il cavallo, nemmeno l'odore di sperma che avevo addosso.
    
    - Marisa - disse poi - Marisa era la mia ragazza. E' con lei, che avevo scopato. Tante volte. Poi si è innamorata di Giovanni e mi ha lasciato. Ma Giovanni non la vuole. Lui ama te.
    
    Cominciavo a non capire più niente: tirai ancora dallo spinello, provai un senso di confusione mentale, Giovanni mi aveva sputtanata? Ma che cavolo stava succedendo? Intanto il maialino aveva ripreso a palparmi: le tette, il pistolino, il culetto... sebbene fossi esausta, non mi dispiaceva. E non era solo per effetto della canna.
    
    - Io sapevo di te e Giovanni: lui mi ha detto tutto.
    
    Ma che diceva? Cose strane, assurde: Giovanni ha sotto mano Marisa e decide di sputtanarsi e sputtanarmi così? Intanto però Salvo aveva preso a sbaciucchiarmi: le guance, le labbra, e la cosa mi piaceva, sì che mi piaceva. Mi stava tornando la voglia.
    
    - Lui però è timido, Giovanni. Sapeva che tu avevi voglia di scopare, ma temeva di non farcela, visto che per entrambi, sia per te che per lui, sarebbe stata la prima ...
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