1. A 15 anni fu la mia prima volta (2' parte)


    Data: 17/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    Roby si sistemò in mezzo col cazzo puntato in direzione del mio buchino.
    
    Quando sentii la cappella poggiarvisi contro, realizzai quello che stava per succedere.
    
    Non che non l'avessi capito, ma forse mi illudevo che non sarebbe arrivato a tanto.
    
    Roby tenendomi stretto a se dalle spalle si poggiò addosso con tutto il suo peso, cominciò a spingere.
    
    "No, no, per favore, no......HAAAHAAA....HAAAHAAAA...." La cappella era entrata.
    
    Sentii un dolore lancinante, come quello di un punteruolo che ti entra nella carne. Tentai di divincolarmi, ottenendo solo il risultato di agevolarlo nella penetrazione. Dentro per circa metà, Roby si bloccò, restando fermo in quella posizione.
    
    L'imparai dopo, non lo sapevo, Roby si era fermato per far abituare i muscoli anali al nuovo intruso.
    
    Io urlavo, mi dimenavo, cercavo di tirarmi su con le braccia, ma avevo tutto il suo peso addosso.
    
    Un altro colpo secco e ce l'avevo tutto dentro, lo sentivo chiaramente, e sentivo le palle sbattermi contro.
    
    Roby: "È fatta Mirko, tra un po' il dolore passa."
    
    Ma io mi sentivo dilaniato, aperto in due. Non avevo mai provato un dolore così intenso in vita mia.
    
    Restò immobile per un minuto circa, poi cominciò a muoversi. È vero, il dolore pian piano diminuì, ma mi sentivo bruciare, avevo il culo in fiamme.
    
    Lo sentivo scivolare avanti ed indietro, percepivo la cappella, che era più grossa del manico, strusciarmi sulla carne.
    
    Con lentezza, non subito, ma dopo 5-6 minuti da quando ...
    ... aveva cominciato a pomparmi, una sensazione di calore, quasi piacere, progressivamente cominciò ad impossessarsi di me, prima lievemente, poi sempre più forte. Avevo smesso di frignare, ma non volevo che quel bruto percepisse quello che incredibilmente stavo provando, non volevo dargli la soddisfazione di fargli vedere che mi stava piacendo. Ficcai la faccia giù sul materasso per soffocare i miei gemiti, ma il mio corpo mi tradii...infatti mi ero abbandonato sui cuscini, avevo ulteriormente aperto le gambe, e nel contempo rispondevo ai suoi colpi, e spingevo il culo all'indietro per sentirlo meglio.
    
    Roby se ne accorse subito: "Guarda la troia, guarda come gli piace.
    
    Lo sapevo che eri una puttanella."
    
    Continuò a pomparmi, sempre con più intensità, passavano i minuti ed io non stavo capendo più niente.
    
    Poi improvvisamente si fermò e, senza estrarlo, mi tirò indietro dai fianchi: "Mettiti alla pecorina che staremo più comodi."
    
    Mi impuntai sulle ginocchia e mi tirai su, spingendo il culo all'indietro. Lui arretrò di un mezzo metro, sempre con il cazzo ben piantato nel culo, e riprese a pompare. In questa posizione aveva più libertà di movimento, ed io lo sentivo meglio. Ormai ogni affondo era un gemito di piacere e, senza accorgermi e senza toccarmi, ebbi un orgasmo violentissimo che mi sconquassò.
    
    Roby intanto continuava, di tanto in tanto lo tirava completamente fuori e poi lo ributtava dentro. Io avevo l'uccello che, dopo l'orgasmo, non aveva avuto un attimo di ...
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