1. Quattro tori per due vacche (1)


    Data: 17/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... leccare le palle e la verga, insinuo la falange tra le sue cosce e gli accarezzo la rosellina.
    
    “MMMMMMMMMM!!!”, mugola subito, sotto l’effetto di questa nuova carezza. Premo il polpastrello contro l’anellino e cerco di penetrarlo. Lui non si oppone. La punta del mio dito lo viola. Claudio china il capo ed espira forte a bocca spalancata. Risalgo con una lunga lappata tutta l’asta e, arrivato in cima, inghiotto il cazzo con voluttà, mentre il mio dito continua la sua corsa nel suo sfintere. Lui allarga le braccia e si abbandona alle mie attenzioni.
    
    “Che stronzo!”, mi insulta bonariamente, muovendo il bacino avanti e indietro. Così facendo, mi scopa le fauci e contemporaneamente si fotte con la mia falange. Col culo penetrato, il suo palo diventa ancora più duro. Il glande sembra voler esplodere.
    
    D’un tratto, si tira indietro, si gira e si abbassa i pantaloni. “Leccami!”, mi ordina, piegandosi in avanti e offrendomi le sue chiappe pelose. Con le mani gliele agguanto e gliele apro, scoprendo una rosellina scura e raggrinzita. Affondo il viso nel solco e do un prima lappata per assaggiare quel fiore apparentemente vergine. Claudio trema tutto e ansima. “Così… dai, così!”, geme. Poi, lascio andare una natica e cerco l’asta: la stringo e la masturbo lentamente. Con la lingua scorro dal buchino verso il basso, fino ai coglioni. Ci faccio un giro e poi torno su a titillare l’anellino. Lui si appoggia alla scrivania ed il suo corpo continua a vibrare. “Sei un diavolo!”, ...
    ... mormora, godendosi le mie pratiche. “Dai, lecca! Lecca ancora! Oh sì… Lì, proprio lì…”, mugola quando mi soffermo sul perineo.
    
    Scosto un momento la testa e vedo che dalla sua cappella scende un filo di precum. Allora, spingo indietro la poltrona e mi siedo a terra tra le sue gambe. Sollevo il busto e gli imbocco la mazza, assaporando il suo seme. Lui inizia a scoparmi la bocca, muovendosi in su e in giù, mentre io riprendo a massaggiargli le rosellina con un dito. Il cazzo gli è diventato davvero grosso: mi dilata le labbra e mi spinge la saliva in gola che quasi mi fa strozzare. È così infoiato che se ne infischia di me: mi usa solo per il suo piacere.
    
    Cerco di forzare di nuovo il suo anellino, ma stringe troppo forte le chiappe perché è concentrato sulla minchia. Mi lubrifico le dita con la bava che cola dall’asta e ci riprovo: strofino un po’ la rosellina e poi cerco di aprirmi un varco.
    
    Il dito affonda e Claudio emette un rantolo, scuotendosi tutto. “Brutto stronzoooooooo!!!”, mi insulta, mentre io lo fotto sempre più veloce. “Così mi fai impazzire!”, sbraita ancora, stantuffandomi fino in gola. “Io godo così! Gooooooodooooooo!!!”, urla. Mi afferra per la nuca e mi costringe a tenere l’asta completamente conficcata nella mia bocca. La sento gonfiarsi e subito dopo sputare un primo fiotto di sborra. “Devi ingoiare tutto! Non farmi sporcare i calzoni, capito!”, mi intima. Non c’è problema: non avevo la minima intenzione di lasciarmi sfuggire la più piccola goccia di ...