1. Sabato Pomeriggio


    Data: 07/11/2017, Categorie: Etero Autore: Morgana78, Fonte: RaccontiMilu

    ... brasiliane nere, un mix di raso e pizzo, molto elegante e sensuale, e il reggiseno abbinato: il mio preferito, era perfetto per far risaltare bene il mio seno: una quarta non passa inosservata, ma se adeguatamente valorizzata può diventare magnetica. Uno sguardo veloce allo specchio poi mi girai verso di lui:
    
    “che ne dici?”
    
    “hmmmm.. carino” sentivo il suo sguardo scorrere su tutto il corpo e soffermarsi sul seno
    
    Mi avvicinai fissandolo negli occhi:
    
    “davvero?”
    
    Mi guardò malizioso, questa volta dritto negli occhi, lo stavo provocando ma non voleva cedere e continuava a fissarmi
    
    “sì, decisamente carino”
    
    Mi avvicinai ancora un po’
    
    “bene, sapevo che ti sarebbe piaciuto!”
    
    Sorrise e visto che ormai gli ero davanti con una mano mi sfiorò prima la spalla, poi scese giù fino ai fianchi e con l’altra mano giocherellò per un attimo con la spallina del reggiseno
    
    “pregusto già il momento in cui te lo toglierò!”
    
    Questa volta fui io a non riuscire a trattenere una piccola risata; mi alzai sulle punte e gli misi le braccia attorno al collo, lui mi cinse i fianchi (lo adoravo quando faceva così!) e ci baciammo, intensamente.
    
    Mi staccai, un po’ riluttante
    
    “E’ tardi” lo anticipai
    
    “brava”
    
    E lo era davvero: dovevo ancora finire di asciugare i capelli!
    
    Così finii di vestirmi: jeans neri, stretti con sopra un top a fantasia bianca e nera: ...
    ... fasciava il seno mettendolo in risalto e scendeva poi morbido fino ai fianchi, un copri spalle leggero sopra e sandali neri con tacco 10.
    
    Non l’avevo sentito avvicinarsi e lo vedi, allo specchio, solo quando era già dietro di me: sorrideva, mi abbracciò, restando dietro di me, e mi baciò dietro l’orecchio, scese giù sul collo e con le mani salì sullo stomaco e ancora più su fino a circondare il seno
    
    “carina questa canottiera, da dove arriva?”
    
    “l’ho comprata sabato scorso”
    
    “invitante” e continuava a giocare cercando di sentire i capezzoli, che si stavano indurendo fin troppo velocemente, da sopra il top e il reggiseno
    
    “speriamo che la cena sia breve… non vedo l’ora di toglierti anche questo!”
    
    E si allontanò: erano bastati pochi baci e le sue mani sul mio seno per farmi eccitare e avrei volentieri saltato quella maledetta cena, ma sapevo che ci teneva…
    
    Così finii di prepararmi il più velocemente possibile senza provocarlo ulteriormente, anche perché per non cadere in tentazione lui finì di vestirsi e andò ad aspettarmi in salotto: asciugai i capelli con phon e spazzola, un trucco leggero e veloce, orecchini, borsa ed eccomi pronta.
    
    Per tutta la cena continuammo a sfiorarci apparentemente in modo casuale e involontario, in realtà entrambi desiderosi di finire in fretta e tornare a casa per lasciarci andare al desiderio e alla passione che sentivamo dentro. 
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