1. Matilde 04-06 - io, l'esibizionista


    Data: 13/02/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... mutandine tese ad altezza caviglie: con le mani mi allargo la figa.
    
    Quindi procediamo con una foto di me, gatta erotica, rannicchiata e felina, mentre succhio il mio dildo. Altra foto di me che succhia l’oggetto ma con mano su figa e gambe aperte e rilassate: mi sto preparando per la grande introduzione. Che avviene poco dopo, con un sommesso gemito. Incomincio un va e vieni, interrotto almeno tre volte per esigenze fotografiche; poi mi metto in ginocchio a gambe larghe, schiena di tre quarti al fotografo, m’infilo ancora il dildo e me lo sfrego su e giù, poi lo appoggio al letto e lo premo con la figa, sempre su e giù, le mani sulle chiappe. Sto cominciando a godere, ma alla fine preferisco mettermi in ginocchio, volto rigirato al fotografo: il dildo è in primo piano, la figa me la tiro dal basso con l’altra mano; all’ultimo momento (ormai Michele non m’interrompe più, sa che non gli ubbidirei) preferisco sdraiarmi di schiena e venire a gambe spalancate, un ginocchio sollevato l’altro appoggiato sul lenzuolo. Preferisco non affondare troppo il dildo, non voglio indolenzirmi e voglio che le labbra accerchino il fallo rosso con un’elasticità perfetta...
    
    Sì, godo così. Esattamente quello che voglio. Sborrare su questo dildo, su questo surrogato di cazzo che mi fa pensare al cazzo vero che prenderò tra un po’. Prima però voglio ancora godere, e tanto. Sono scatenata.
    
    - Michele, lo vedi? Lo vedi come mi fa sborrare? Ora, ora lo fa. Sìììì, ecco, ora. Guarda, scatta, ...
    ... cattura questo orgasmo meraviglioso che regalo a te e a tutti quelli che lo vorranno condividere... aaahhh, aaahhhh, dio come godo.... Lo vedi come lo sbatto su e giù, sìììì? Mi sembra di tirarmi una sega come fa un uomo....
    
    - Sì, amore, c’è la stessa identica violenza, quasi rabbia.... sei stupenda!
    
    È ora di pranzo e abbiamo fame. Michele si esibisce in una spaghettata aglio olio e peperoncino che divoriamo di gusto, con tre o quattro bicchieri di cabernet. Mezza pera a testa e concludiamo, giusto prima di andare a lavarci i denti. Il telegiornale delle 13.30 ci racconta le solite cose, c’è da rallegrarsi solo perché non sono successe grandi tragedie.
    
    Michele mi prega di continuare e io non posso deluderlo certo ora. Dopo un quarto d’ora in bagno, in cui mi tolgo quella brutta ombreggiatura agli occhi, ne riesco con un’altra sottoveste, questa volta mia, rosa e un paio di mutandine dello stesso colore. Le scarpe sono sempre le stesse.
    
    Nel frattempo Michele aveva spostato il set in soggiorno, così da variare un po’: altrimenti mi sentivo già le critiche di Debra, “eh, già, sono capaci tutti così... non avete fantasia, mi sembra tutto uguale...”
    
    Così vado a sedermi a gambe sguaiate sul divano, subito a toccarmi la figa. Non ho intenzione di farla durare a lungo questa, perché voglio fare l’amore con Michele adesso. E lui vuole la stessa cosa.
    
    Non voglio essere prolissa, dirò solo che dopo due o tre scatti con la figa più o meno fuori, e dopo altri due o tre con il ...