1. Vita di coppia 17


    Data: 07/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... solamente il mio culetto in corrispondenza della sua faccia. Le mani di Emanuele ancora fredde mi toccano i glutei e la sua lingua si insinua dentro le pieghe della mia rosellina. La stuzzica gradevolmente e la pigia per far in modo che lei si apra meglio quando avrò il suo cazzo nel culo. Mi da due sculacciate fortissime e poi sento lo strappo della carta del condom.
    
    “Accomodati sulla mia poltrona”, mi intima
    
    Mi levo una gamba del pantalone e mi avvicino buffamente a lui. Mi siedo in corrispondenza del suo cazzo e poi me lo pianto dentro al culo. Emanuele inizia a scoparmi con tutta la sua forza da uomo quarantenne. Mi bacia con la lingua e non credevo che uno come lui potesse fare una cosa del genere. Mi infila le mani dentro il maglione toccandomi la schiena e avvertendo un leggero calore sulla pelle. I suoi arti stanno iniziando a surriscaldarsi così come il resto del suo corpo e soprattutto il cazzo. Gli apro la camicia fino all’ultimo bottone. Un petto peloso e muscolosissimo mi si presenta davanti. E’ una goduria toccare tutti quei peli che stanno iniziando a cambiare colore con l’età. La sua robustezza mi ricorda quella dei gladiatori romani o semplicemente come vengono rappresentati nei film storici. Mi rimette le mani sulle chiappe e affretta la scopata. Io mi aggrappo ai suoi pettorali e i capezzoli urtano contro i miei palmi. Intanto nell’altra cabina e’ arrivato un signore che sta espletando i suoi bisogni e batte contro il muro per far cessare i ...
    ... gemiti che mi procura la minchia di Emanuele il quale mi mette una mano in bocca attutendo i rumori. Poi esce dal mio culo e mi fa inginocchiare. Si toglie il preservativo e si masturba davanti alla mia faccia macchiandola della sua essenza. Struscia il suo pene sulla mia lingua facendoselo lucidare, mi ringrazia per l’avventura, si abbottona pantaloni e camicia e se ne va. Io invece mi sego il cazzo, che non era stato neanche minimamente toccato ne’ da me ne’ da Emanuele durante l’amplesso essendo rimasto imprigionato nei miei boxer non completamente tolti. Dopo un paio di menate, sborro per terra. Mi riaggiusto, mi lavo la faccia ed esco. Il film sullo schermo e’ quasi arrivato a metà ma la notte e’ ancora giovane e decido di andare nel solito locale. Fuori fa freddo ma dentro c’e’ un’atmosfera decisamente diversa e più rovente. I ragazzi go-go boys sono sempre perennemente a torso nudo suscitando le attenzioni mie e degli altri habitué. Ordino il classico Bloody Mary e mi siedo al bancone.
    
    “Ciao, come va?”, mi chiede una voce femminile
    
    “Tutto bene grazie”, le rispondo dopo averla notata ritornando a guardare il barista perché lei, in quanto donna, non mi interessa
    
    “Sei da solo?”
    
    “Vedi qualcun altro vicino a me?”, le dico con un tono arrabbiato cercando di farla andare via
    
    “Ti va di divertirci un po’?”
    
    “Sono gay”
    
    “Oh, ma sai quanto ne ho conosciuti come te? E poi ti svelo un segreto. Ho qualcosa che piacerebbe anche a quelli come te”, mi sussurra ...
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