1. Scopato da un nero xxl all’isola d’Elba


    Data: 10/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Lunario, Fonte: RaccontiMilu

    Come da accordi presi nel pomeriggio in spiaggia (vedi racconto Sega in spiaggia ad un nero) io e biondino inglese ci dammo appuntamento per le 22 in piazza a Portoferraio. Lì dovevamo incontrato quel gran figo nero che il pomeriggio avevo segato ed un suo amico. Purtroppo tardai a parcheggiare l’auto così giunsi in piazza qualche minuto più tardi dell’ora fissata. Da lontano potei vedere che il biondino inglese e i due pezzi di carne negra erano già arrivati. la troietta inglese già si stava strusciando con il nero del pomeriggio, Michael. Più in disparte l’altro amico nero, che si chiamerà Abdul. Scommetto che la troietta aveva già pianificato tutto. A lei Michael e il suo cazzone esagerato ed a me l’amico…chissà, mi dissi, magari &egrave anche meglio.
    
    Riunito il gruppo andammo a bere qualcosa…di forte. Vino bianco a volontà, qualche gin tonic ed altro. Eravamo tutti e quattro belli carichi, ci sarebbe stato da divertirci. Lungo il tragitto che a piedi ci avrebbe portato all’abitazione dei due neri, il biondino inglese palpeggiava Michael ovunque. Anche sul pacco, già bello tosto, e tutti ci mettemmo a ridere. Abdul e io parlavamo intanto. Mi disse che aveva origini africane e che, quanto a dotazione, non sarei rimasto deluso. “So che ti piace il cazzone nero, che ci sai fare con le mani…”. Michael gli aveva già raccontato tutto. “Sei mai stata con dei neri?”. Mi stava già trattando da femmina e io stetti al gioco. “Si solo una volta”, risposi. “Io ce l’ho molto grosso ...
    ... in circonferenza più di Michael -disse Abdul-, ma non avere paura, farò piano. Tu però, troietta, non dovrai mai dirmi di no, dovrai farmi godere…ok?”. Era quasi una minaccia, cosa significa “non dovrai mai dirmi di no?”. Boh! staremo a vede, pensai.
    
    Giunti a casa, intorno all’una di notte, un piccolo appartamento al secondo piano di un condominio ben arredato i due obbligarono me e il biondino a spogliarci completamente. Rimasi nudo davanti a tre maschi. Un pò mi vergognavo ma già sapevo quale sarebbe stato il mio ruolo quella sera. I due ci dettero un perizoma nero ciascuno e ci obbligarono a indossarlo. Poi indossammo anche un reggiseno e così vestite cominciammo a sfilare davanti ai due neri. Intanto anche loro si erano spogliati, rimasti in mutande ci dissero di inginocchiarci davanti a loro. Presi a mordere il cazzo di Abdul dagli slip, era davvero grosso, di sicuro più di quello di Michael. Era gonfio, pareva di mordicchiare il braccio di un bambino. Anche le palle sembravano grosse. l cazzone di Abdul ebbe un sussulto verso l’alto così il negro mi disse di tenere le braccia dietro la schiena e con la bocca calargli gli slip. Non me lo feci ripetere due volte. Avevo quel cazzone tutto per me schiacciato sulla mia faccia. Stavo godendo come una vacca. Gli tolsi gli slip e rimase nudo con quell’enorme uccello che intanto si era drizzato rivolto verso di me. Era larghissimo in circonferenza, non so come avrei fatto a prenderlo nel culo. Lui se lo prese in mano e me lo ...
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