1. Vacanza in montagna 1° giorno - prosegue il cammino


    Data: 10/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    PROSEGUO IL CAMMINO 02-02-2015
    
    Il percorso ci porta verso il valico che avevamo avvistato prima, ma avevamo calcolato male il tempo o meglio ci sembrava più vicino.
    
    Ci vollero quasi due ore pe raggiungerlo, un ora in più di quanto credevamo.
    
    Arrivati finalmente si fa una sosta, breve suppongo. Zaini a terra, seduti sul bordo bel prato, ci guardiamo attorno. Sulle cime svettano in controluce dei camosci, credo che lo siano anche perché a quella altitudine non dovrebbe essere altro animale.
    
    Il panorama è splendido, le cime rocciose chiare il cielo azzurro con qualche rara nuvoletta, il ghiaione ai piedi delle rocce, e di nuovo il contatto con il verde dei prati, con colori a macchie qua e là dei gruppi fioriti.
    
    Ale si guarda attorno, nelle due direzioni del sentiero, quella percorsa, quella da riprendere e infine la terza che arriva di fronte a noi dalle cime opposte.
    
    “nessuno in vista” e immediatamente mi trovo le sue mani sulla patta dei pantaloni, Mi palpa con forza, mentre Giorgio si avvicina, apre il pantalone, tira fuori il suo bell’uccellone parzialmente in movimento e avvicinandosi a me, mi prende la testa dalla nuca e mi spinge a lui. Il suo cazzo è sulle mie labbra, che preme, bagnato dagli umori vogliosi, “forza apri la bocca che ti scopo. Vedrai che bello, non berrei nulla altro che la nostra sborra, sino a saziarti. “
    
    Ed io aprii la bocca e lui entrò in me con velocità, sino in fondo, sino in gola, sino a che le sue palle si fermano sbattendo ...
    ... contro il mio mento. Resta fermo impuntato in gola, come se provasse a cercare un sistema per entrare meglio, di più. Ora inizia a pomparmi, ad ogni passaggio lecco l’asta che entra ed esce. Ale intanto mi ha aperto il pantalone e tirato fuori il cazzo, ormai duro, turgido vibrante di voglia i desiderio. Lo impugna e lo mena con gioia. Lo stringe forte fra le dita, lo mena tirando giu tutta la pelle e lasciando libera la cappella. Vedo un movimento ed è già con la lingua che gioca con le mie palle, che le aspira in bocca e le succhia, poi sale l’asta e si ingoia il mio pene spasimante.
    
    Improvviso, quasi un urlo sommesso, un avviso a noi, di Giorgio.”arriva gente, sistemarsi veloci, sono a 300 metri circa”
    
    Quasi piango sia per l’abbandono del cazzo di Giorgio che stavo gustando piacevolmente sia per quanto Ale mi stava facendo.
    
    Mi ricompongo velocemente, e come se niente fosse restiamo in posizione.
    
    Sono in quattro, quelli che si avvicinano, non distinguo perché procedono in fila indiano, zaino e ben attrezzati. Non sono novellini o turisti domenicali.
    
    Arrivano a noi e sono due coppie della nostra eta più o meno.
    
    Il primo di loro” ciao, tutto bene? Dove siete diretti?”
    
    Ale “sosta tecnica poi riprendiamo, torniamo giù al rifugio dove alloggiamo per alcuni giorni”
    
    “O bene, bella notizia. Noi siamo in una villetta sulla strada che porta al rifugio, la strada asfaltata, circa 500 metri prima a monte.”
    
    “bene,” disse Giorgio.
    
    Poi venimmo spiazzati tutti ...
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