1. Affrancato realmente


    Data: 05/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre una voce distaccata e fredda d’una donna disse qualcosa che non intesi bene, comunque risposi che avevo un appuntamento mezz’ora prima con il difensore:
    
    ‘La informo che il giureconsulto si &egrave assentato per una seduta presso il palazzo di giustizia, mi rincresce – rispose la voce laconica e sintetica al citofono.
    
    ‘Porca puttana, lo sapevo, maledetto traffico’ – esclamai in modo esagitato scagliando un pugno in maniera rabbiosa contro il portone di legno. Elena sogghignò osservando allietata e visibilmente divertita la scena alla quale aveva assistito:
    
    ‘C’&egrave poco da ridere cazzo. Ho sprecato una giornata di ferie, merda’. Tutto questo aspetto la fece ridacchiare maggiormente, perché in quel frangente dovevo essere stato davvero goffo, inelegante e ridicolo:
    
    ‘Guarda che da papà c’&egrave da aspettarsi questo e altro. Ci scommetto che in tribunale non c’&egrave nemmeno più andato, perché &egrave più facile, anzi, &egrave sicuro che sia andato a scopare con la sua amichetta, te lo garantisco’.
    
    Io rimasi pienamente sbalordito e turbato, di sasso e del tutto sconcertato. Dunque Elena era la figlia dell’avvocato. Meno male che non avevo riferito esponendo a voce alta tutto quello che mi era passato per la mente, sennonché lei mi prese a braccetto rincuorandomi:
    
    ‘Mi sa che non valga nemmeno la pena d’aspettarlo, perché se le cose stanno così come penso prima di questa sera non si farà rivedere. Vieni, che andiamo piuttosto a bere qualcosa che sto ...
    ... morendo di sete, offro io per farmi perdonare d’avere un padre così briccone e canaglia’.
    
    Adagio c’incamminammo conversando verso il lago che offriva una splendida vista di sé baciato dai raggi del sole mattutino, parlando amabilmente come dei vecchi amici anche se la nostra conoscenza risaliva a pochi minuti prima. Ci fermammo in un bar sul lungolago a poca distanza dallo studio del papà:
    
    ‘Sono anni che mio padre ha un’altra donna, lui le fa compiere la bella vita, la scopa ogni volta che può e come vedi dà delle sonore fregature ai clienti. A mia madre sembra non fregargliene un granché, giacché per lei l’importante della questione &egrave che non se ne vada di casa, perché a ragion veduta deve salvare concretamente le buone maniere, effettivamente le forme e le apparenze, anche se ormai penso che tutti sappiano della nostra romanzesca situazione’.
    
    Elena esponeva quel concetto parlandone con distacco e con una certa insensibilità, come se si trattasse della vicenda d’un conoscente qualunque e non del proprio genitore.
    
    ‘Vedi Elena, non sempre le cose procedono svolgendosi come vorremmo, a volte la vita che avanza ti presenta delle occasioni alle quali un uomo difficilmente s’astiene e stentatamente rinuncia, specie se quelle occasioni hanno degli occhi incantevoli come i tuoi’ – abbozzai io.
    
    Io avevo già dimenticato il motivo per il quale cercavo suo padre, adesso c’era lei al centro dei miei pensieri scompigliando volutamente la mente.
    
    ‘Che cosa fai, ci stai ...
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