1. Una mattina al parco


    Data: 05/02/2019, Categorie: Trans Autore: ChristyTrans, Fonte: EroticiRacconti

    ... mettendo la mia mano sulla sua, ma lui me la tolse subito e disse: ‘faccio io ok?’ annui’ con la testa, mentre gli altri tre, guardatosi attorno, e accertato che in giro non c’era nessuno, si son calati tutti i pantaloni e le mutande, mettendomi davanti al viso, delle sberle di cazzo lunghi e duri. ne presi due in mano uno me lo infilai tutto in gola, l’altro lo masturbavo, mentre i due in piedi si erano avvicinati a me seduta sulla panca, mi sciolsero i lunghi capelli sulla schiena mi spostarono da un lato il filo del tanga dal culo, e quello che mi stava masturbando mi infilò due dita dentro al buchetto, che ben presto si bagnò. anche gli occhiali da sole mi vennero tolti, adesso ero totalmente nelle loro mani, mani che mi palpavano sulla schiena nuda, sulle coscie mentre gli succhiavo i cazzi uno per volta a turno. se fosse arrivato qualcuno in quel momento, non so che sarebbe successo. ma pareva essere davvero deserto quella mattina, a parte noi, intorno tutto era silenzio e quiete totale. ad un certo punto il ragazzo mulatto di sinistra seduto vicino a mè mi prese per un braccio e mi tirò sopra di lui,aveva le gambe aperte il cazzo bello dritto e mi tirava per farmici sedere sopra. vedendo che faticava a farmelo fare, disse qualcosa ai due in piedi, che mi presero alzandomi di peso per le braccia (al tempo pesavo davvero come un sacchetto di carta), e mi fecero sedere anche in modo assai brusco, su quel cazzo duro. le mie natiche si allargarono e con un po di fatica ...
    ... fecero entrare dentro quel bel palo nero, non senza un mio gemito di dolore. cercai di protestare ma ormai il cazzo era dentro, iniziai a cavalcarlo ritmicamente, facendo su e giu saltellando sulle ginocchia del ragazzo, mentre il terzo mi masturbava ancora, nonostante gli avessi già spruzzato sulle mani che si era pulito sulla mia faccia. continuava a masturbarmi e stavo per venire una seconda volta, cercai di trattenermi, intanto i due in piedi mi tenevano per le braccia aiutandomi nella scopata. mi rilasai e iniziai a godermi l’inculata, saltellando su e giu dal suo bel cazzo nero, ansimando come una vaccona. quello che mi masturbava senza sosta, infilò la mano dentro il mio zainetto trovando il mio cellulare, lo estrasse e ci giocò un po, gli chiesi gentilmente di rimettermelo dentro lo zaino, ma gli altri mi dicevano di star zitta e scopare. dopo un po il tizio trovò la rubrica telefonica, e il primo nome della lista ovviamente era di mamma. ‘adeso chiamo tu mama’ disse il tizio. lo lasciai fare, una volta tanto aveva fatto una cosa giusta, pensai che per una volta tanto, non ero stata io a chiamarla ma qualcun’altro per me. il telefono di mamma squillava a vuoto, ma lei non rispondeva.intanto io godevo come la puttana che sono. ansimavo e sospiravo forte ad ogni colpo di cazzo dentro di mè, sudavo e avevo ormai i lunghi capelli appiccicati alla schiena e al viso, sborrai per la seconda volta in mano a quello che mi masturbava di continuo, che lasciato il cellulare, si ...