1. Lezione noiosa ma non quella Sua.


    Data: 29/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: AgirlHot, Fonte: RaccontiMilu

    La vedo arrivare con passo spedito verso la cattedra dell’aula II, una stanza piccola e giusta per i pochi studenti che frequentano la sua materia. Indossa il tipico completo da professore ma con i jeans che sottolineano la sua giovane età rispetto ai soliti baroni ottantenni dell’università. Rimane dannatamente più grande di me. E sposato.
    
    Mi sento agitata, lei non batte ciglio, ci augura buonasera mentre si piega a collegare il pc alla presa, ci da la visuale del suo fondoschiena; vedo le mie colleghe di corso perdersi in fantasie poco caste. Si alza controllando che il cavaliere nominativo di ognuno di noi sia sul banco; quando ci chiama per nome (e non per cognome)fa sempre effetto, quasi nessun docente lo fa, Inizia a spiegare la lezione avvicinandosi ai banchi ed il suo odore arriva a noi; cosa usa, feromoni? Sono dannatamente eccitata. Ha una parlantina accattivante ma l’argomento non se lo fila nessuno, io non riesco a fingere indifferenza, abbiamo scopato appena l’altro giorno, nel suo ufficio, come posso farlo?
    
    Si sofferma a marcare il concetto passando lo sguardo su tutti noi e quando arriva a me, sento mancarmi il fiato: come cazzo fa ad essere così calmo? Ho paura che tutti possano veder i miei ricordi materializzarsi come una presentazione in Power Point: Piegata a 90′ sulla sua scrivania mentre mi fotte da dietro, con i polsi legati dalla sua cintura e una mano fra i capelli che tira arcuando il mio corpo contro il suo ‘
    
    Distolgo lo sguardo e noto con ...
    ... stizza che mentre spiega, la sua bocca si &egrave piegata in una specie di sorriso beffardo, mi alzo per andare in bagno e per cambiar aria, mi segue con lo sguardo mentre continua imperterrito la sua lezione ormai quasi al termine. Quando rientro in aula, la trovo vuota e subito mi ricordo che, a seguire, c’&egrave un altro corso da frequentare, di fretta afferro la borsa e la giacca sulla panca ma un rumore di una porta che sbatte mi ferma, Lei ha chiuso l’entrata della stanza a chiave e sono certa che una chiave, in quella serratura, non c’&egrave mai stata. Con una mano sulla maniglia, mi sorride portando l’altra ad allentarsi di poco la cravatta, questo gesto mi fa deglutire e l’aspettativa di quello che potrebbe succedere mi fa aggrovigliare le viscere.
    
    “Aurora, lo sa che una brava studentessa non lascia mai l’aula nel bel mezzo di una lezione? Non risponda al telefono, alle sue amiche inventerà una scusa più tardi del perch&egrave non si trova con loro ora”. La vibrazione nella borsa smette di far rumore e io non so cosa dire perch&egrave mi sento già bagnata fra le gambe, spero che non si accorga del mio stato… Mi si avvicina e lentamente inspira il mio profumo a pochi cm da me, “brava ragazza, hai caldo non &egrave vero?”. Sto sudando dall’agitazione ma nego muovendo la testa, si mette a ridere “Lei &egrave adorabile ma va punita”. fa cadere le cose dalle mie mani e mi attira in un abbraccio che mi fa percepire la sua forza. Cerco di respingerla puntando le mani ...
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