1. Tokio love hotel


    Data: 28/01/2019, Categorie: Etero Autore: Alienoterrestre, Fonte: Annunci69

    ... genere.
    
    Il tocco mi sorprende intorpidito. Balzo lo stesso e sono sulla maniglia. Lascio entrare un visino da monella incappucciato in un elegante eskimo foderato di pelliccia. L'espressione degli occhi è di un'allegria insolente, la bocca disegna un sorriso di quelli che si conoscono da sempre. Le labbra sono ricoperte da un rossetto rubicondo che di lì a poco mangerò tutto.
    
    Questa sera faccio il drago.
    
    Un bacio rituale. Poi ci sediamo sul letto. I convenevoli sono informali. Rifletto sull'impressione che posso averle lasciato. Lascio perdere, ho altro a cui pensare. Si è tolta l'eskimo, indossa un tubino nero elasticizzato che contiene un busto generoso e sodo. La conversazione prosegue fluida, intelligente e schietta mentre non posso fare a meno di accarezzarle le belle gambe affusolate, calzate da autoreggenti velate. Si sfila le scarpe col tacco, del medesimo colore del vestito e delle calze.
    
    Che figa sei. Servo il brindisi. Il primo bicchiere se lo scola di un fiato, il contenuto del secondo me lo riversa in bocca facendo conchetta con la lingua. Libidine.
    
    Affondo la mano tra le cosce. Il dorso delle dita incontrano il rorido incavo di una passerina labbrosa. Se avevo ancora dei dubbi reconditi sulla natura di questa bellezza sono stati fugati.
    
    “...ma tu non hai le mutande”.
    
    “Io le mutande non le porto. Mai”.
    
    É stufa di chiacchiere. Si spoglia, e io pure. Sotto il tubino c'è un corpo fantastico, la pelle perfetta, liscia e morbida. Areole ...
    ... ampie e rosa sulla sommità di due grandi poppe.
    
    Quello che succede dopo è trascorso troppo veloce per poterne fare un resoconto esauriente. Mi dilungo su di lei in un repertorio scontato. Poi mi concede la sua bocca, di una capacità stupefacente, che penetro in una fellatio tra le migliori di cui ho memoria. Porge poi le grandi labbra alla curiosità della mia lingua, suggerendomi l'esecuzione per un corretto cunnilingus, è una maestra paziente. Io mi applico, diligente.
    
    Al momento di scopare però lei non ne vuole sapere. Lei, la passerina intendo. Rimane chiusa, blindata. Fa quello che vuole, dispettosa. Non si è lasciata blandire da un amante da strapazzo come me. Ben altro le ci vuole. Andrà avanti così per tutta la notte, fino a farmi fare la figura del mezzo impotente. La passerina volubile si deciderà a dilatarsi proprio nei momenti in qui ho perduto la mia vanagloriosa erezione totemica. Penetrazioni poche e del tutto insoddisfacenti. Figura di merda.
    
    Lei, la donna, invece è un'amante perfetta. Dolce, comprensiva, generosa, intelligente. Cazzo mi fa innamorare. Un carattere così forte e pericoloso.
    
    La notte trascorre fra lazzi, risate e amplessi appassionati finché ci addormentiamo schiena contro schiena. Poi, a un orario antelucano, la dea deve andare.
    
    Ci salutiamo al parcheggio. Intirizziti dall'aria gelida che scende dalle montagne. Sale in macchina, accompagno la portiera con il palmo. Il vento invernale le si insinua nella gonna, non trova le ...