1. La cliente (prima parte)


    Data: 28/01/2019, Categorie: Etero Autore: Lando81, Fonte: Annunci69

    ... profumo si faceva intenso. Lei aveva uno sguardo che disinibiva qualsiasi mia forma di controllo. Mi aveva chiesto di baciarla appena sceso dall'auto, volevo accontentarla. Le lingue non fecero in tempo a presentarsi che già erano intrecciate nel vorticoso rito di seduzione. La baciavo seguendo l'intensità del suo respiro, eccitandomi al pensiero di avere per le mani qualcosa di proibito e clandestino. Poi la guardai e le chiesi di seguirmi in macchina, facendolo le passai la mano sotto la gonna andandole ad accarezzare l'intimo caldo e umido, decidendo di rimanere lì alcuni istanti mentre io e lei ci guardavamo negli occhi. Non eravamo riusciti ad arrivare subito a casa mia, mi fermai a metà strada in un piccolo parcheggio al buio e spenta la macchina tornai sulle sue labbra, mentre la mia mano appoggiata sul suo ginocchio sinistro risaliva lentamente una di quelle cosce che finalmente potevo stringere, baciandole il collo sentivo la pelle d'oca sulle sue gambe. Era vestita completamente di nero, le chiesi con quali colori avesse accostato le mutandine. Senza dir nulla si tirò su la gonna svelandomi il suo intimo rosso porpora. Poi piegò e tirò su la gamba sinistra, quella parte di rosso reso più scuro dal suo primo nettare ora era più visibile, così spostai il tessuto con la mano mentre il pollice come un pendolo si faceva largo nella fessura ormai viscosa. Lei aveva chiuso gli occhi. Quel nettare aveva un sapore e io volevo conoscerlo. Cominciai a leccare intorno ...
    ... sigillando il mio passaggio con un bacio, poi scivolai nel centro del suo piacere. Volevo solo stuzzicarla, così decisi di risollevarmi. Mi ero appena alzato e già la sua mano mi stava togliendo la cintura, non avrebbe dovuto faticare per trovare quello che voleva stringere. Aveva in mano il calore della mia eccitazione, lo portò alla bocca e iniziò il suo aperitivo. Era delicata e premurosa a sollecitare la sua parte più sensibile, la sua lingua aveva cominciato una danza di mulinelli e abissali risucchi. La mia eccitazione era matura. Poi si spostò, e venne sopra di me. Lo prese ancora per mano e cominciò a strusciarlo sulle porte della sua venere. "Questo a casa" disse con un leggero sorriso. Accettai la sfida anche se a fatica ma avevo davanti il suo seno ancora nascosto e vergine al mio tatto, e glielo feci notare chiedendole a questo punto di farsi stuzzicare ancora un po'. Non avevo finito di parlare che già le mie mani erano scappate nuovamente sul suo corpo. La mano destra aveva perso il senno sul seno, era piccolo e sodo, e fini capezzoli scuri richiamavano la voglia di esasperarli anche con la bocca. Le dita dell'altra mano mentre guardavo gli occhi chiusi e compiaciuti della donna eccitata sopra di me avevano penetrato le sue labbra sempre più desiderose di accogliere qualcosa di più solitario. Cominciai un leggero arpeggio con le tre dita che le avevo infilato man mano che sentivo le sue pareti essere più generose, poi divennero un unico corpo. Il mio palmo si era ormai ...