1. L’estate


    Data: 05/11/2017, Categorie: Etero Autore: Io_me_e_me_stesso, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciati qualche settimana fa.”
    
    “Merda, stasera non ne faccio una giusta. Scusami..”
    
    “Tranquilla, le ho chiesto io d’andarsene,’ nessun problema.”
    
    “Se ti va di parlarne, ti ascolto volentieri.”
    
    “No, grazie, &egrave tutto a posto.”
    
    -Chi cazzo credi di essere? Una mia amica?-
    
    “Cambiamo discorso, come mai vivi solo?”
    
    “Così, da quando ho avuto la possibilità di essere autonomo e autosufficiente me ne sono andato.”
    
    Mento sulle vere ragioni, non ho voglia di parlarne. Non parlo nemmeno del lavoro.
    
    Inizia poi ad attaccare un pippone sulla sua scuola, ma non l’ascolto per nulla e mi godo il massaggio che &egrave sempre più piacevole.
    
    Quando ha finito di trattare tutta la schiena mi fa girare e inizia, sempre a cavalcioni sul mio bacino,’ a massaggiare la fronte, le tempie, il collo e scende su ogni punto.
    
    Arriva agli addominali, sono rilassato ed eccitato allo stesso tempo quando mi impugna il cazzo, semi duro, lo tocca sapientemente e quando nuovamente eretto e ben lubbrificato lo spinge dentro di sé.
    
    Inizia a cavalcarmi lentamente, stando dritta sopra di me, con lunghi movimenti di bacino.
    
    &egrave bellissima mentre gode senza trattenersi, con gli occhi serrati,’ la bocca semichiusa e i gemiti che le sfuggono ogni volta che arriva più in fondo.
    
    Aumenta il ritmo, veloce, si piega in avanti, mi bacia mentre continua a scoparmi selvaggiamente.
    
    “Sto venendo di nuovo, vieni con me!”
    
    Non le rispondo nemmeno, per me venire insieme vuol dire ...
    ... aver fatto l’amore, ma questo &egrave solo sesso.
    
    Inizia a muoversi scordinatamente quando mi sostituisco a lei nel movimento e con rapidi movimenti di bacino vado a stimolarle il punto G.
    
    Eccola, non si controlla più.
    
    Trema, si dimena,’ urla ed esplode.
    
    “VENGO!”
    
    Un fiotto più consistente dei suoi umori mi bagna, ancora qualche colpo e quando si accascia su di me rallento il ritmo, fino a fermarmi e uscire.
    
    Si gira sul lato, a pancia in su a fianco a me.
    
    Voglio venire, ora, ho voglia di riempirla.
    
    La giro, le metto un cuscino sotto e spingo ed entro di nuovo in lei, non voglio farle scendere l’orgasmo. La scopo forte, da dietro, stringendole una tetta con la mano e la gola con l’altra,’ so che le piace esser dominata.
    
    La scopo forte, come farebbe un animale che vuole riempire la sua femmina.
    
    Il suo orgasmo &egrave ormai continuo, non riesce più a controllarsi.
    
    Sto arrivando all’apice, lo sento. Lo sente anche lei, probabilmente, perché proprio in quel momento apre la bocca: “Vienimi in bocca, riempimi ti prego.”
    
    “Non vedo l’ora!”
    
    &egrave il limite, ancora due colpi e lo estraggo, la giro nuovamente e le salgo in faccia. Le spingo il cazzo in gola e le scopo la bocca. Cinque, sei, sette colpi ed esplodo, un fiume la riempe, si strozza quasi ma ingoia tutto, fino a quando smetto di schizzare.
    
    Esausto cado di lato, in cerca di fresco e aria.
    
    Ci riprendiamo, mi alzo, vado a prendere una birra e due sigarette.
    
    Le passo la birra, ne ...