1. Scopami…è la mia parcella!


    Data: 27/01/2019, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Carminia, Fonte: RaccontiMilu

    ... mamma?
    
    Arrossì e disse: Sa, di sfuggita in casa, dopo doccia.
    
    – E cosa pensi di me fisicamente?
    
    – tu molto bella, io vedere te così senza vestito che copre, e tu davvero bella.
    
    Mi infastidiva sentirlo balbettare, così allungai una mano sulla sua patta. Glielo palpai per bene e cominciò a sbavare. Gli presi la mano e la portai al seno.
    
    – toccami, maialino
    
    – si, avvocata, molto eccitante tu’
    
    – togliti i calzoni e fammi vedere il cazzo!
    
    L’aiutai visto quanto era confuso e maldestro. Poi gli calai le mutande, alquanto maleodoranti.
    
    Aveva il cazzo duro naturalmente, ma piccolino come un po’ tutti gli albanesi. Anche mio marito lo &egrave e ce l’ha lungo ma non grosso. Inizia a fargli una sega parlandogli in modo sporco. ‘ Hai voglia di fartelo succhiare, &egrave vero? Che dici, lo scoperesti il tuo avvocato? Sei curioso di vedere a pochi centimetri una bella fica pelosa tutta per te?
    
    – Si ‘ disse ‘ tu porca mi fai eccitare. Io ho cazzo duro per te, lecca e succhia.
    
    Glielo presi in bocca, non aspettava altro. Mi misi a leccarlo in lunghezza ed a succhiare le palle mentre lui ansimava. Capivo che sarebbe venuto subito se glielo avessi succhiato a modo mio. Così aspettai di spogliarmi e di farmi scopare. Appena vede la mia fica nera allungò le mani ansimando e mi infilò le dita dentro. Ero tutta bagnata e gli dissi di leccarla per sentire il mio sapore. Lui piazzò la testa fra le cosce e si mise a leccare tenendomi per le anche ed il culo. Gli ...
    ... lasciai tutta la mia sbroda sulle labbra che continuava a succhiare. Poi gli chiesi di fottermi. Mi abbassai alla pecorina, permettendogli una comoda scopata vista l’inesperienza, oltre alla visione sicuramente invitante ed eccitante del mio grosso culo. Mormorò qualche frase sporca nella sua lingua e mi infilò il cazzo dentro. Gli dissi di spingere forte e di non preoccuparsi che non mi faceva male. Con la mano continuava a toccarmi i peli del pube ed il clitoride.
    
    -Porco, infilami un dito in culo, gli ordinai.
    
    Poi gli dissi che ne volevo due ed allora capì che non scherzavo, ma doveva farmi godere perché era la mia parcella.
    
    Glielo allargai per bene e gli chiesi di incularmi. Che poteva farmi, tanto con quel cazzo magro magro?
    
    M’inculò per bene ed iniziò a stantuffarmi.
    
    – Porca, mi piace tuo culo.
    
    – Maiale, come ti permetti di venire a casa del tuo avvocato col cazzo duro e senza soldi?
    
    – Io pagare come tu vuoi!!
    
    Mi girai e mi feci leccare le tette, mi faceva eccitare sapere che non l’aveva mai fatto e mi misi a farlo eccitare sbattendogliele in faccia e poi facendogli una spagnola.
    
    Quando capii che stava per sborrare glielo presi in bocca e glielo succhiai come avrei fatto dal primo secondo. Sborrò subito. Era un quantitativo enorme che inghiottii a più riprese. Quando pensavo che avesse finito mi spruzzava un nuovo getto di sborra calda che spargevo sulle labbra ma cadeva sulle tette.
    
    Gli chiesi di raccoglierla con la lingua e riportarmela in ...