1. Sul Bus


    Data: 25/01/2019, Categorie: Etero Autore: Melissa94, Fonte: RaccontiMilu

    Il mattino seguente mi sveglio già pensando al fatto che sarei andata a lavoro senza mutandine.
    
    Mi preparo, apro il cassetto della biancheria e prendo solo il reggiseno, poi vado all’armadio e preferisco una magliettina azzurra e una minigonna di jeans. Mi guardo allo specchio e cerco di capire se si notasse che fossi senza mutandine.
    
    Faccio un bel respiro ed esco da casa. Per andare a lavoro devo prendere un bus e scendere alla terza fermata. Quando arrivo alla fermata, complice il periodo estivo, non c’&egrave nessuno in giro, tranne qualche signore e un paio di ragazzi, ma questi a parte qualche occhiata continuano le loro attività. Io invece li guardo spesso, tutti, dai ragazzi ai signori e penso, sorridendo, a come reagirebbero se sapessero che sotto non porto le mutandine. Il bus finalmente arriva, io mi avvicino verso le porte e così fanno i due ragazzi, le porte tardano ad aprirsi e i ragazzi mi sono subito dietro.
    
    Finalmente salgo sul bus, ma appena arrivo sopra con la coda dell’occhio vedo i due ragazzi fermi giù imbambolati che girano la testa e si guardano sbalorditi. Nei secondi successivi metabolizzo quello che &egrave successo e capisco che salendo davanti ai ragazzi che si trovavano giù ho dato spettacolo delle mie grazie nude, appena capisco quello che &egrave successo divento rossa e mi siedo nel primo posto vicino a me. Vedo i ragazzi salire, li vedo avvicinarsi al mio posto e spero vadano oltre, sarebbe troppo imbarazzante, ma loro, come era ...
    ... prevedibile, si siedono proprio di fronte a me.
    
    I loro sguardi si dirigono tutti sulle mie gambe, cercando uno spiraglio che gli permette ti rivedere quello che involontariamente prima gli ho mostrato. Ma io non incrocio mai il loro sguardo, mi vergogno ancora troppo, cerco di far finta di essere da un’altra parte, stringo le gambe e spero di scendere presto. Anche se la mia mente non riesce ad andare lontano, e ripenso all’accaduto, si &egrave vero mi sono vergognata tantissimo, ma c’&egrave una sensazione piacevole, aver visto le loro facce sbalordite, mi fa pensare che quello che hanno visto gli &egrave piaciuto, e anche parecchio, così inizio a provare una certa emozione, un’emozione che mi inumidisce. Pensare di eccitarmi per essermi mostrata a degli sconosciuti mi fa arrossire di più, ma contemporaneamente mi pervade un senso di piacere.
    
    Ma sono riportata in quel maledetto bus, in quella sbagliatissima situazione da un tocco su una mia gamba. Uno dei due ragazzi sta attirando la mia attenzione, ma lo fanno di più le sue parole dicendomi che il panorama che gli avevo fatto vedere prima era piaciuto a entrambi e volevano godere ancora di quella visione, io un po’ arrabbiata gli rispondo che non hanno capito niente.
    
    Ma lui sorridendomi appoggia indice e il medio sull’interno del mio ginocchio e mi invita ad aprire le gambe, io lo guardo con occhi sbarrati, non so che fare, ma lui insiste e mi dice che vogliono dare solo un’altra sbirciatina. Allora io gli rispondo che ...
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