1. Fallito


    Data: 22/01/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: dominarelamente, Fonte: RaccontiMilu

    ... di rendersi conto che l’ansia che lo attanagliava era dovuta a quel display nero, al desiderio compulsivo di ricevere un solo segnale dalla Sua Padrona: sapeva di aver perso l’amore della propria donna. Di aver perso il rispetto dei propri figli, ormai abituati a un padre sempre meno padre e sempre più vicino a quella parola che gli condiva il battito del cuore: “fallito”. Eppure sentiva che la cosa che avrebbe voluto più di ogni altra era un messaggio della Sua Padrona. E lo stato confusionale che ne derivava gli diceva a chiare lettere che “sì, sto toccando il fondo, la mia Padrona sarà fiera di me”.
    
    Il telefonino taceva, ma gli ordini erano chiari. Attendere il rientro di Giulia facendo finta di dormire. L’immobilità assoluta faceva parte dell’addestramento. Sentirla farsi la doccia come di consueto, cambiarsi e mettersi a letto. Lui sapeva che lei gli avrebbe dato il solito bacio della buonanotte anche trovandolo dormire (negli ultimi tempi stava imparando a capire la perversione di quel gesto). Una volta addormentata alzarsi, andare in bagno, spogliarsi nudo togliendo il pigiama, le calze e il perizoma indossati durante il giorno. Cercare nei panni sporchi l’intimo di lei ...
    ... appena usato. Succhiare la stoffa del perizoma cercando eventuali tracce di sperma. Poi indossare il tutto, compreso le autoreggenti, fino all’occasione successiva (che lui sperava avvenisse prima possibile).
    
    Solo quando avrà avuto in bocca sapore di sperma non suo potrà resocontare alla Sua Padrona. Forse gli avrebbe permesso di svuotarsi. Forse stavolta ne avrebbe sentito la voce. Forse chissà, gli avrebbe concesso di vederla. Forse,un giorno, gli avrebbe permesso di vivere con Lei.
    
    Pensava questo, sentendosi stringere il pube liscio dalle mutandine due misure più strette, carezzandosi il nylon frusciante delle calze sulle gambe depilate ormai da tempo. Era troppo concentrato sul reprimere un’eiaculazione spontanea per accorgersi della porta del bagno che si apriva. La sentì solo richiudersi velocemente.
    
    Fu in quel momento che venne.
    
    Si svuotò con schizzi compressi dalla stoffa, inzuppandola.
    
    Lo fece piangendo, guardando la gora del proprio sperma allargarsi sulle calze e gocciolare in terra mescolandosi alle lacrime.
    
    E in quel preciso istante capì di avere sbagliato, e di aver perso per sempre qualcosa di infinitamente prezioso.
    
    Di avere profondamente deluso… 
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