1. Fallito


    Data: 22/01/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: dominarelamente, Fonte: RaccontiMilu

    Non sapeva i lineamenti del suo volto. Non sapeva com’era fatta, alta bassa, magra grassa. Ma nel suo immaginario, in ogni spazio della sua mente, anche nei recessi più profondi, sapeva che era perfetta, semplicemente perfetta. La Sua figura era fatta di parole, lette su un monitor o sul display del cellulare. Cellulare diventato Bibbia delle priorità delle proprie altrimenti inutili giornate. Semplici parole. Ordini. Da eseguire senza indugio alcuno, senza esitazioni di sorta. In una continua tensione e in una costante eccitazione. Una dipendenza psicologica che lo accompagnava in ogni istante.
    
    Erano mesi ormai che gli era proibito fare sesso. Non poteva masturbarsi e ormai non doveva nemmeno più sfuggire alle insistenze di una moglie sempre più lontana: una donna avvenente nei suoi quarant’anni portati come una ragazzina. Era sempre stato attratto da Giulia, che non aveva smesso di essere sfacciatamente sexy nemmeno dopo due gravidanze. Una donna che amava e che vedeva svanire giorno dopo giorno. Del resto, come si può non sfuggire a un uomo sempre più assente sotto tutti i punti di vista. Da quando non aveva più il controllo della propria vita, aveva smesso di essere un riferimento per la vita degli altri: moglie e figli compresi. Lui, nel declino della propria discesa, la stava lentamente spingendo a tradirlo, e questo, sapeva, era anche l’intento della Sua Padrona. La vedeva uscire “a cena con le amiche” sempre più spesso e sempre più “in tiro”. E lui rimanere a casa ...
    ... con la vergogna di sentirsi indurire a immaginarla fra le braccia di un altro. Guardare la tv insieme ai proprio figli, senza sentire ciò che dicono, e combattuto fra piangere e la necessità di rinchiudersi nel bagno a sfogare il piacere del proprio degrado. Senza perdere di vista per un attimo il display del proprio cellulare.
    
    Giulia era uscita da poche ore. Un semplice paio di jeans che la fasciavano perfettamente, un semplice maglioncino, ma a lui non erano sfuggite le autoreggenti e un minuscolo perizoma nero che mal si addicevano al resto dell’abbigliamento. Su un perizoma come quello, forse lo stesso (si sorprese a pensare), o stato costretto molti mesi fa a masturbarsi, per poi succhiare via tutto grufolando come un animale. Non gli era sfuggita l’assenza di reggiseno, e pensava che un tempo non avrebbe permesso alla sua Giulia di uscire con i capezzoli così in evidenza. L’ha vista incedere sui tacchi alti, diventati per lei ormai una regola, e chiudersi la porta alle spalle, dopo avergli maternamente baciato la fronte. Sentire il ticchettio sul pianerottolo, guardare i propri figli, guardarsi allo specchio, e sentirsi salire un groppo alla gola, inumidirsi gli occhi, e allo stesso tempo non osare sfiorarsi la patta dei pantaloni, per non rischiare di “svuotarsi” (come aveva imparato a chiamare quello che un tempo era un atto d’amore), lì, in piedi nell’ingresso di casa sua.
    
    Lui aspettava, e sapeva che avrebbe dovuto aspettare inutilmente. Non si sorprese nemmeno ...
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