1. Scopamici e traditori


    Data: 21/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: accettocazzi, Fonte: Annunci69

    ... cose. Quando arrivammo, mi invitò a salire per offrirmi un tè in quei cinque minuti. A ripensarci, già in quel momento avrei dovuto rendermi conto di cosa sarebbe potuto succedere, e invece accettai l'invito senza pensarci due volte.
    
    Mi accomodai nel salotto di casa, comodo comodo sul divano, mentre lui andò a prendere due tè in cucina e li portò con del ghiaccio. Nel frattempo aveva iniziato a parlare di viaggi, e in particolare del tour della Francia che stavano facendo i suoi genitori. Poco dopo, si mise vicino a me sul divano e chiese:
    
    "Ti dispiace se per questi dieci minuti mi tolgo la maglia?"
    
    In effetti faceva molto caldo, era piena estate, quindi non feci problemi. Ma fu in quello stesso momento che capii di aver dato il segnale sbagliato.
    
    "Già, così puoi guardare meglio i miei muscoli" e rise. Io risi e negai di avere secondi fini, ma poi iniziai a toccare quel marmo. Gli feci i complimenti, e nel frattempo qualcosa iniziò a indurirsi anche tra le mie gambe. Lui fece finta di niente, e anche io volevo evitare di fare casini, quindi la conversazione proseguì normalmente. Quei 10 minuti però volarono, e quando stavamo per alzarci mi prese la mano e la poggiò direttamente sul suo cazzo. Io rimasi lì impietrito per due secondi, e sussurrai appena che non potevamo perché eravamo entrambi fidanzati, ma non provai nemmeno a spostare la mano.
    
    "Non scopo da più di dieci giorni, devo liberarmi e tu vuoi godere come ai vecchi tempi. Tanto è solo stavolta, nessuno ...
    ... lo saprà mai"
    
    Non risposi, ma ormai vinto dalla tentazione gli strinsi il cazzo, e quindi di fatto accettai. In men che non si dica mi ritrovai inginocchiato davanti a lui, gli sbottonai il jeans e glielo tolsi. Iniziai subito a leccare quei 19 cm di puro piacere. Il profumo che emanava mi mandava in estasi: era l’odore che durante l’adolescenza tante volte mi aveva fatto godere. A un certo punto mi fermai con la lingua sulla punta della sua cappella, volevo fermarmi per il senso di colpa, ma lui mi lesse nel pensiero e mi disse: “Non ci pensare, tanto è solo stavolta. Divertiamoci e basta, non lo devono sapere per forza”. Mi convinsi. Gli sfilai del tutto i pantaloni e succhiai come un assatanato. Sembrava fosse passato un secolo dall’ultimo pompino che avevo fatto, e invece era passato così poco. Andavo giù, quasi fino in fondo, fino alla peluria bionda. Poi passai a leccare lo scroto e l’interno coscia. Lui godeva, e io non potei fare a meno di tirare fuori anche il mio arnese per masturbarmi. Ormai era fatta, entrambi avevamo ceduto. In men che non si dica lui era nudo davanti a me, e io mi spogliai di conseguenza. Il mio lavoro di lingua andò avanti per diversi minuti, quando avvertii il pre-cum nella mia lingua. In quel momento lui mi staccò da lì e mi portò in cucina.
    
    Mi fece sdraiare con la schiena sul tavolo con le gambe all’aria e senza farsi troppi problemi entrò nel mio didietro. Urlai di dolore, ma questa cosa aumentò il suo istinto da dominatore. In breve ...