1. Paoletta trans


    Data: 21/01/2019, Categorie: Trans Autore: Kim_Melosukkia, Fonte: Annunci69

    ... sorridendo ricambiai il bacio aprendo le mie labbra e sfiorando dolcemente la sua lingua con la mia. Poi la guardai negli occhi e con uno sguardo pieno di dolcezza e gratitudine le dissi: “Grazie Paolina, come hai capito sono molto agitato, ma non l’ho mai fatto con una trans. Tu però mi piaci molto e quindi con te voglio lasciarmi andare… però non so se sono pronto a prendere il tuo...”. Lei sorrise e con un risata dolce e delicata mi rispose con ironia: “Non ti preoccupare lo terrò in gabbia”.
    
    Questa sua ironia mi rilassò definitivamente e allora mi gettai tra le sue braccia baciandola con passione, abbracciandola e carezzandola dappertutto.
    
    Lei fece altrettanto e così ci spogliammo velocemente a vicenda e man mano che scoprivamo una parte del nostro corpo la baciavamo e la toccavamo con passione facendo crescere progressivamente l’eccitazione reciproca, senza però essere frettolosi o sbrigativi. Io le leccavo e le mordicchiavo il collo scendendo pian piano sulle spalle e nel frattempo con una mano scendevo dalla schiena ai glutei sfiorandoli dolcemente e con l’altra salivo dall’addome ai seni ormai scoperti fino a stringerle con delicatezza i capezzoli. Lo stesso faceva lei su di me e quando arrivò a leccarmi i capezzoli, il mio cazzo già durissimo ebbe un sussulto improvviso e sentii che stavo per venire, così mi irrigidii tutto e con un gridolino acuto dissi: “Sto per venire...”. Lei allora si fermò e disse: “Aspetta amore, aspetta” e mi staccò da sé cercando di ...
    ... farmi fermare. Io allora mi rilassai un po' e cercai di controllarmi, poi scusandomi le dissi: “Scusa amore ma è un po' di tempo che non scopo...”.
    
    Lei sempre con dolcezza mi baciò e mi disse: “Non ti preoccupare amore, se vuoi vieni pure ma mi piacerebbe sentire il tuo cazzone dentro di me…” e facendomi un occhiolino ammiccante mi disse: "però se vuoi distrarti nel frattempo possiamo fare altri giochini, sempre se vuoi”.
    
    Così dicendo mi prese una mano e la avvicinò con dolcezza al suo inguine ancora nascosto e trattenuto a fatica da un paio di mutandine di pizzo nero.
    
    Io inizialmente mi irrigidii ma poi rilassato dal suo sorriso e intrigato dalla situazione avvicinai la mano alle sue mutandine e pian piano carezzai dall’esterno il suo cazzo che immediatamente reagì e lo sentii far resistenza contro le pareti di pizzo delle sue mutandine, allora lo afferrai con dolcezza e pian piano lo masturbai con due dita guardando la sua espressione compiaciuta ed eccitata che con lo sguardo mi pregava di proseguire.
    
    Prendendo coraggio lo strinsi con tutta la mano e seguii la lunghezza del cazzo dallo scroto alla cappella alternando la pressione da più forte a più delicata.
    
    Questo sembrò piacerle molto visto che emise un piccolo gemito e chiudendo gli occhi inarcò leggermente il capo all’indietro, a quel punto gratificato dal risultato del mio impegno mi decisi a proseguire nell’operazione sfilandole le mutandine che lasciarono scattare all’esterno un membro non molto lungo ...