1. La manager e il suo Giovane Pdrone - 2


    Data: 21/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... si poteva definire acida o quantomeno disillusa. All’università aveva avuto una grande delusione d’amore che l’aveva lasciata tramortita e depressa, sull’orlo di una crisi esistenziale. Da quel momento decise che l’amore non faceva per lei, troppa sofferenza, si richiuse in sé e si dedico solo al lavoro ed alla carriera. Non si sposò, non aveva amici, solo colleghi, fece una vita ritirata accumulando soldi che non sapeva bene come spendere se non in una bella casa ed in viaggi. Fece carriera, ma era diventata asessuata e scialba. Vestiva in modo antiquato, poco trucco e curava poco il suo aspetto. Grandi occhiali professorali le davano un’aria seria ed inavvicinabile. Statemi lontano sembrava dire ogni parte del suo corpo. Eppure non era proprio brutta, con un po’ di immaginazione e spogliandola con gli occhi, levandole quel severo tailleur grigio topo e quella camicetta inamidata si poteva intravedere un seno piccolo, ma ben fatto, due gambe snelle e tornite, un culetto niente male ed un viso, incorniciato da un caschetto di capelli nerissimi, affilato, ma piacevole, almeno quelle rare volte che sorrideva. Neanche la bocca era male e se ci avesse messo un po’ di colore sarebbe diventata attraente. Levandole gli occhiali si sarebbero visti due occhi spersi da miope, ma intelligenti, neri e, volendo guardarli attentamente, pieni di passioni represse.
    
    Giulio dipendeva direttamente da lei solo perché era nel suo staff, altrimenti, come neolaureato, si sarebbe trovato tre ...
    ... livelli sotto. Lo staff della dottoressa Salini era composto da due ragazze sui trenta anni: Laura, una bionda magra ed alta e Rita, una castana di altezza normale e un po’ più tornita. Rita faceva anche da segreteria per la dottoressa Salini, ma era più che una segretaria. Entrambe belle, ma per Giulio niente di speciale soprattutto se paragonate con la sua schiava. Lì, il confronto non c’era.
    
    La dottoressa Salini convocò il suo staff il pomeriggio e rapidamente fece le presentazioni del nuovo arrivato e redistribuì i compiti. Le due ragazze furono sollevate dal nuovo aiuto. La dottoressa Salini aveva fama di dura e pretendeva che le scadenze, anche le più improbabili si rispettassero. Giulio ne era ammirato, però già immaginava che non sarebbe stato facile lavorare con quella tipa. Si sbagliava, la dottoressa Salini era inflessibile, ma capiva le situazioni e sapeva anche aiutare, ma in quel momento il giovanotto che non era uno sbruffone e che sapeva valutare le cose si vide appioppare una serie di lavori che non era sicuro di essere in grado di fare in così breve tempo e senza nessuna esperienza, però, saggiamente, stette zitto, prima voleva capire.
    
    – Se ha bisogno venga da me – concluse la dottoressa e li licenziò. Giulio ritornò alla sua scrivania ed iniziò a sgobbare, i suoi sentimenti verso la sua capa andavano dall’ammirazione alla tentazione di rigirarsela sulle gambe e sculacciarla fino a farla gridare. Per fortuna a casa l’aspettava Valeria. Solo a pensarla gli ...