1. La manager e il suo Giovane Pdrone - 2


    Data: 21/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    Tre mesi prima.
    
    Valeria era una schiava magnifica, una venticinquenne con un fisico portentoso, alta, bella, castana e piena di curve. Il viso era di un ovale perfetto, gli occhi verdi, il sorriso disarmante. Il corpo, stupendo, di Valeria, era inanellato. Era il frutto di un’esperienza precedente, breve, estrema ed intensa. La ragazza aveva due anellini ai capezzoli e tre per parte sulle grandi labbra della fica. Valeria era stupenda, una gioia per il suo Padrone e per chiunque avesse mai avuto la fortuna ed il piacere di incontrarla. E non era solo bella era anche piena di talenti, si era laureata con lode e aveva avviato una sua attività già abbastanza redditizia e molto promettente.
    
    Il suo Padrone, Giulio, di qualche anno più giovane, appena laureato ed al suo primo giorno di lavoro era affascinante. Alto anche lui, moro, il fisico snello e dinoccolato, falsamente magro, i fianchi stretti, le spalle larghe ed un petto largo e forte. Non se la tirava però, anzi, tutto sommato, era timido e comunque non appariva arrogante, ma non bisognava farsi ingannare dalle apparenze, stava maturando e diventava ogni giorno più sicuro e deciso. Se non era arrogante e se non se la tirava era determinato. A questo aveva contribuito la relazione che aveva con Valeria. La schiava era stata attratta da quel giovane bello e timido, però ci aveva intravisto l’uomo che da lì a breve sarebbe diventato.
    
    Qualche tempo prima lui cercava una schiava, aveva avuto qualche esperienza, ma non ...
    ... erano state molto soddisfacenti, quando aveva incontrato in chat Valeria non aveva nascosto la sua inesperienza e la ragazza, a dispetto del ragionamento, aveva deciso di provare. Rischiava di essere un rapporto impari, con la schiava che diceva al Padrone come comportarsi, ma anche se qualche consiglio glielo dovette dare la cosa funzionò quasi da subito, Giulio imparava rapidamente, era un talento naturale e il suo carattere si formava velocemente. Un altro problema era che lui ancora studiava e lei già guadagnava, ma l’attrazione reciproca fu più forte di queste quisquiglie.
    
    Il primo giorno di lavoro di Giulio fu intenso, ma tranquillo, fino a che non incontrò la sua capa di persona personalmente per dirla come Catarella.
    
    Il ragazzo immaginava che i problemi sarebbero arrivati più in là. La mattina partecipò ad una riunione di tutta la sua direzione, c’erano una cinquantina di persone divisi in tre reparti ed i reparti erano a loro volta divisi in uffici. L’azienda era una piccola multinazionale ed il compito di quella direzione era quello di seguire tutti i partner e gli agenti sparsi per il mondo che avevano il compito di assistere i clienti. La Direzione Supporto Clienti era diretta dalla dottoressa Maria Salini.
    
    Alla riunione aveva parlato solo la direttrice. La dottoressa Salini era una donna minuta, magra ed alta centosettanta centimetri, Maria, si chiamava così, era una moretta timida e schiva, ma con un carattere duro e perseverante. Era una quarantenne che ...
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