1. Il mercatino del culo


    Data: 20/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... chiavi di una casa che normalmente i suoi parenti usano solo d’estate e lì potrà farmi tutto quello che vuole.
    
    Lui continua a protestare che ce l’ha duro e vuole fare qualcosa subito allora M: “Va bene, fermati nello spiazzo dietro al curvone, lì te lo fai succhiare”.
    
    Siamo in aperta campagna, la grande curva di cui parla è confinante con un grande e buio piazzale nascosto dagli alberi.
    
    Da sempre questo è un luogo dedicato al sesso, allo scambio di coppia, incontri clandestini, corna varie, pompinare, pompinari, signore che si fanno sbattere dai frequentatori davanti ai mariti, guardoni, froci, trav, annessi e connessi.
    
    Quando arriviamo lì è presto, non c’è ancora nessuno, è un posto che si anima verso le undici, mezzanotte.
    
    F. ne approfitta per farselo succhiare, appoggiato alla macchina, io accovacciato glielo lavoro di bocca, nudo, all’aperto, a dicembre!
    
    Fortunatamente viene quasi subito, mando giù e mi rimetto in macchina.
    
    Nel frattempo sono arrivate altre macchine, si muovono lì attorno, qualcuno ha visto la scena e si sta avvicinando con circospezione.
    
    A M. viene l’idea: “Facciamo il mercatino di Natale, vendiamo il culo di Polly!”, si sfrega le mani e beve ancora un po’ dalla bottiglia.
    
    Ovviamente non ho voce in capitolo, essendo una loro proprietà mi possono usare come vogliono, F. abbassa uno dei finestrini posteriori, io mi devo incastrare lì con il culo di fuori.
    
    “Brava Polly, così”. Il mio culo è lì a disposizione, nel buio.
    
    Si ...
    ... avvicina una grossa Mercedes, il tipo anzianotto che la guida domanda cosa succede e M. “Guarda che bello, che culetto rotondo e liscio, cinquemila lire e glielo metti dentro quanto vuoi, per diecimila puoi anche sborrarci!”
    
    “Ma vedo due palle, è un maschio!” risponde il tizio che, comunque, scende dall’auto.
    
    “Ha giusto le palle ma per il resto è femmina”. Continua M.
    
    L’altro si arrapa, si mette a ridere: “Ah ah ah! Assaggiamolo sto culo!”, tira fuori diecimila lire (chiaramente ci sarà la sborrata interna) che Roberto mette dentro al cruscotto.
    
    Lo tira fuori, vuole incularmi ma non ci arriva, è tarchiato e grasso.
    
    F. prende una cassetta, di quelle per le bottiglie d’acqua, che ha nel bagagliaio e la posiziona sotto al finestrino.
    
    Il panzone ci sale sopra, si sputa appena sulla cappella, e me lo schiaffa in culo con un unico colpo.
    
    “Ahia, piano, cazzo, piano!” strillo, per quanto il mio buco sia inesorabilmente spanato, lo sapete, è sensibile e questo è piuttosto grosso, quasi asciutto e non ci sono stati preliminari.
    
    Mentre gemo pompa come un forsennato per un paio di minuti, grugnendo come un porco, improvvisamente inizia a soffiare dal naso, poi viene, sborra come un cane.
    
    Si abbandona, quasi cade dalla cassetta, M. lo sorregge, lui se lo rimette a posto e senza dire nulla sale in macchina e se ne va.
    
    Io resto lì, col culo gocciolante di fuori, ora fa freddo e vorrei tirarlo dentro ma non fa in tempo a raffreddarsi che si avvicinano in tre, sono ...