1. Il mercatino del culo


    Data: 20/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    Qualche anno fa, poco prima di Natale.
    
    Ovviamente non ci sono i nomi, ma se, per caso, chi c’era leggerà si ricorderà sicuramente quella domenica indimenticabile.
    
    Siamo già in pieno pomeriggio, ma un alcuni di amici decidono di fare ugualmente un giro nel paese vicino, c’è il tradizionale mercatino natalizio, anche se non è al livello, che so, di quelli del Trentino o cose così, è comunque simpatico, ben fatto. Fra un po’ farà buio ma con le luminarie accese è più bello.
    
    Mi chiedono di andare con loro, tra l’altro uno di questi è M., al quale non posso certo dire di no.
    
    “Su Polly, facci compagnia… vedrai che poi ti tocca qualcosa!” mi strizza l’occhio.
    
    Quello è dato per scontato.
    
    Si presume che mangeremo qualcosa in giro, dunque avverto a casa che non ci sarò per cena, salgo sull’auto di F., neopatentato, è l’unico a possederne una, in realtà è del padre, una grossa familiare doev si sta veramente comodi.
    
    Siamo in quattro, Io, M., F. ed uno del quale non ricordo il nome, è ospite di qualcuno lì in paese, non l’ho più rivisto.
    
    E’ una giornata non molto fredda, non c’è ghiaccio in giro, ci si muove agevolmente e facciamo presto a raggiungere la meta del nostro viaggio.
    
    Durante il viaggio abbiamo parlato di calcio, del Natale, di ragazze, cose così, nulla di particolare.
    
    C’è veramente un sacco di gente, ricordo che abbiamo parcheggiato lontano, ci è toccata un po’ di strada a piedi.
    
    Gironzoliamo lì in mezzo, senza comprare nulla, comunque è ...
    ... divertente.
    
    Musica, luci, colori, addobbi, Babbo Natale, vin brulè...
    
    Di quest’ultimo ne beviamo un bel po’, assieme a qualche punch, quando decidiamo di andare in pizzeria siamo tutti e quattro piuttosto alticci.
    
    Anche per questo mentre torniamo all’auto cominciano ad allungare le mani, a toccarmi il culo, a dirmi cose sconce, anche quello nuovo, che inizialmente sembra sorpreso, viene catechizzato e non si tira certo indietro.
    
    Sono seduto dietro con M., lo tira fuori: “Divertiamoci, dai Polly”.
    
    Lo sego un po’, poi mi abbasso e glielo prendo in bocca.
    
    Conosco quel cazzo come se fosse il mio, forse meglio.
    
    So come farlo godere, con le labbra, la lingua, la gola, ulula come un lupo. Il tizio davanti osserva rapito.
    
    M. non vuole venire subito, mi fermo anche perché siamo arrivati in pizzeria.
    
    Oramai sono partiti, ancora birra e liquori, mi dicono che al dolce ci penseranno loro, tanta bella panna montata.
    
    Quando usciamo ci sistemiamo in tre dietro, io nel centro, da una parte M. dall’altra l’amico, chiamiamolo Roberto, tutti e due col cazzo di fuori.
    
    Li succhio alternativamente, M. mi chiede di denudarmi, vuol far vedere il mio corpo depilato ed il fringuellino mignon a Roberto. Ha con se una bottiglia di vino che ha preso in pizzeria, ne bevono un po’.
    
    Obbedisco, la vettura è grande e tolgo tutto quanto agevolmente. F. sta protestando perché a lui non tocca niente, gli dicono che per adesso è solo un gioco, che si andrà in un posto, Roberto ha le ...
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