1. Cronache di una ventiduenne disadattata. Vol. V. La montagna.


    Data: 19/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Flame, Fonte: EroticiRacconti

    -Giorno 05-
    
    Anime decadenti
    
    Una volta ho immaginato di bere dello sperma da una ciotola, mi era sembrato di gustare il sapore freddo; avevo creato questo racconto sulla mia immaginazione di lui. Un altro era un sogno, un bellissimo sogno, ho percepito le sue mani forti sbattermi sul sedere. Mi sono vista sapete? Nel sogno, mi sono vista sulle sue ginocchia mentre mi sculacciava. Perché vi confesso ciò? ecco non lo so, ma ho un strana sensazione. Lui è particolarmente silenzioso oggi, non sono certa ma credo fossero cinque giorni che mi trovo segregata qui, a sua completa disposizione.
    
    Ora ballo sulle note di una musica eccentrica, mi muovo a ritmo, il mio corpo ondeggia e i miei capelli mi svolazzano sulla faccia, il rumore del campanellino della mia cavigliera si associa alla musica. Il mio Padrone mi ha ordinato di fare uno spettacolo per lui, mi piace il rumore che produce questo sonaglio, tuttavia l’atmosfera nella stanza è tesa. Non parla, si limita ad osservarmi con uno sguardo glaciale mentre beve assenzio.
    
    Rimbaud diceva che il bevitore d’assenzio è perso nelle sue fantasticherie, non come i bevitori di vino che diventano allegri e chiacchieroni, loro sono chiusi in un estasi rigida, soli, con la loro mente.
    
    È l'estasi quella che sta pregustando il mio Padrone o qualcosa di diverso? Come un vero Dorian Gray mi ha portato nel suo labirinto di lussuria e perversione. Beviamo il verde liquore dal nostro corpo. Lui rincorre quelle gocce di distillato con ...
    ... la lingua, mi tiene entrambi le mani sopra la testa, ferme, mi schiaccia nel divano con il suo corpo, il suo cazzo non ha ancora raggiunto la massima erezione ma lo sento premere contro il mio inguine, dalle sue labbra fa colare rivoli di assenzio che finiscono diretti nella mia bocca. Man mano che bevo mi sento sempre più stordita, assuefatta dalla fatina verde. Uniamo le nostre bocche in un bacio perverso, mi morde perfino i capezzoli tanto forte da farmi urlare, è feroce. Quello che provo ora è un' intensità da far paura, tuttavia ne sono affascinata. La mia vista è stata offuscata, ho una maschera che mi impedisce di vedere. Ho paura. Questa volta non ha riguardi per me, e mi lascia sprofondare in qualcosa che temo. Devo imparare a godere con tutti e cinque i sensi.
    
    Il tatto.
    
    La musica di sottofondo è gotica, eccentrica e trascinante. Sono sul divano , la stoffa mi carezza la pelle nuda e mi dona una piacevole sensazione. Lui mi sta legando i polsi ma non è la sua cintura non percepisco il familiare freddo del cuoio. Il velluto mi carezza i polsi, immagino gli piaccia particolarmente questo tessuto.
    
    Sono scandalosamente nelle sue mani, in modo indecente sto godendo di un piacere perverso, quasi occulto.
    
    Calore intenso.
    
    Brucia.
    
    Si sposta in diversi punti del corpo dai piedi risale sulle caviglie, alle ginocchia, fino all'interno coscia.
    
    Sospiro.
    
    Ho paura.
    
    Risale il ventre, i seni…
    
    Brucia… poi… il nulla.
    
    Il cuore mi rimbomba nel petto lo ...
«12»