1. Umiliazione, 1


    Data: 08/01/2019, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Mister_Cork, Fonte: RaccontiMilu

    ... prime serate miti. Ho rinunciato a chiederti di poterci giocare, per doverlo fare di nascosto, quando non ci sei, per poter sentire il tuo odore, quell’odore che vorrei che tu mi obbligassi a sentire, creando complicità con me’ Il sesso procede, ma sempre in maniera un po” canonica. Si fa, poi ci si gira e si dorme. Come vorrei che almeno il giorno del mio compleanno mi facessi un regalo. Ma non ho voglia di litigare, e rinuncio a chiedere qualsiasi cosa, limitandomi a organizzare una cena con gli amici. Che tu prontamente mi dici di spostare perché hai un’uscita con quelli della tua associazione culturale. No. Non sposterò il mio compleanno. Uscirò con i miei amici. Avrei voluto ci fossi tu, anche tu, con i miei amici, a festeggiare la mia serata. Ma qui non se ne cava un ragno dal buco. E piano piano inizio a sentire come un tarlo’ una cosa che non so definire, ma che’ scava’ ti stai allontanando da me? Non ci voglio pensare, vorrei che ti avvicinassi a me. Oggi &egrave una bella giornata, quindi evito di pensare ai problemi con te e mi concentro sul lavoro. Entro in ufficio (ho un piccolo studio di grafica) e vedo già Marcella, la mia segretaria, al suo posto, che mi saluta gentilmente. E decido che oltre al lavoro, mi concentro sul suo culo. Tu sei fredda con me, e io mi prendo la libertà, se non di fare, almeno di guardare. Non ha dei piedi belli come i tuoi, (anche se pure i suoi non scherzano’) non mette quasi mai le calze con la gonna o vestiti conturbanti, ...
    ... tacchi praticamente mai, &egrave lontana quindi dallo stereotipo della segretaria sexy, ed &egrave una brava ragazza. Ma me la guardo. Senza romperle le scatole, mi limito a guardarla quando entra nel mio ufficio o quando facciamo quattro chiacchiere prendendo un caff&egrave. Le guardo il culo e il seno. Almeno mi consolo così. E le mie giornate vanno avanti così, tra una giornata di lavoro e una prova con la mia band e i rapporti un po’ piatti con te fino a oggi, il mio compleanno. E tu sei appena un po’ più gentile con me, e non nego che la cosa mi fa piacere. Sono giorni che litighiamo perché stasera non ci sarai, so che per te la tua associazione &egrave importante, e mi fa piacere che tu abbia le cose da seguire, mi piace saperti realizzata, ma non nego quanto mi avrebbe fatto piacere averti con noi, stasera.
    
    La giornata in ufficio procede bene, non ho ancora visto Marcella che &egrave in giro a sbrigare delle commissioni per me. Quando torna, verso le dieci, mi cerca e mi trova alla macchinetta del caff&egrave. &egrave davvero carina oggi: scarpe a punta con tacco di un centimetro, calze’ (cazzo qua tutte le donne nella mia vita stanno giocando a farmi impazzire), jeans e maglietta particolarmente scollata.
    
    ‘Andrea, hanno portato un pacco per te’ mi dice gentile. Me lo porge e incuriosito lo guardo. &egrave piccolo e leggero. Lo apro, &egrave un cd. Senza dicitura né niente. Boh.
    
    ‘Che &egrave?’ penso, mentre mi godo la vista di Marcella, particolarmente scollata ...
«1234...10»