1. Umiliazione, 1


    Data: 08/01/2019, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Mister_Cork, Fonte: RaccontiMilu

    Sono scomode, a cosa servono? Se devo farlo, mi piace essere comoda e non intralciata da quelle cose lì’.
    
    ‘Ma a volte le hai messe!!!’ ‘E allora? Due o tre volte, accontentati’. ‘Sì, due o tre volte e per pochi minuti, poi le hai tolte subito’.
    
    ‘E fattelo andare bene, non te lo dico più’. Così mi dici ogni volta che andiamo sull’argomento. Sì, sai quanto adoro le tue autoreggenti e le tue ciabattine con la zeppa, quelle di sughero’ che ti ostini a non voler mettere quando facciamo l’amore. Sembra tu ti diverta a farmi irritare. Perché poi magari per uscire le metti. Magari non le autoreggenti, ma se esci per i fatti tuoi, il nylon attorno alle tue gambe non manca quasi mai. E se fa caldo, zeppe di sughero a gògò. Per stare in casa o per uscire’ non manca mai. Ma per scopare’ zero. Zero zero zero. Grazie.
    
    ‘No, in tre non lo faccio. Non lo faccio con un altro uomo, non mi va e ho paura di restare sputtanata, ok? SCOR-DA-TE-LO!!! Perché vuoi che mi faccia scopare da un altro? Perché questa fissa delle corna? Perché dovevo mettermi proprio con un cazzo di cuckold???’
    
    ‘Beh mi hai detto tu che hai questa mia stessa fantasia cazzo”
    
    ‘Sì ma &egrave una fantasia ok? Da qui a farlo davvero ce ne passa cazzo’. La nostra vita procede così, tra un litigio e una riconciliazione su questa cose; il resto va benissimo e anche il sesso &egrave molto più che ok, ma poi sui miei desideri ci scontriamo sempre. Non sono fondamentali per me quelle cose, ma mi piacciono molto e lo ...
    ... sai. Le calze, le ciabattine di sughero da casa, tipo quelle ‘della zia” o quelle da spiaggia con la zeppa’ il piede che gioca con la scarpa’ mi eccitano da morire. Non so cosa farci e non dipende da me. E quando ti ho conosciuta, avevi proprio delle zeppe del genere. E ho passato il tempo a guardarti i piedi e le gambe. E la scollatura, lo ammetto. E gli occhi, e la bocca. E il culo. Sì. Ho passato la serata a guardarti sperando un giorno di poter giocare con quelle gambe e quei piedi, di poterti fare da poggiapiedi, di essere costretto a baciare e annusare quei piedi. Che sono diventati una droga per me. Ma di darmeli come vorrei io, su questo, ti trattieni parecchio. E ammetto che la seconda &egrave roba forte, difficile da gestire e organizzare, lo so. Ma mi piace l’idea, mi eccita l’idea di vedere la mia donna che mi umilia facendosi scopare da un altro uomo. Che gode con lui, che se la spassa con lui. Che ci devo fare? Mi eccito a essere umiliato. Per poi prendere la mia donna come se fosse solo mia, una volta soli. Dai, c’&egrave chi ha fantasie peggiori delle mie. Ma così và: si litiga e si fa la pace. E intanto però io resto con il mio senso di’ insoddisfazione. E con le mie seghe.
    
    L’estate &egrave passata, l’inverno anche’ il mio compleanno si avvicina. Hai passato l’estate a indossare quelle maledette zeppe, tutte le sere che uscivamo, per poi toglierle non appena rientravamo in casa. Varcavi la soglia di casa e le toglievi. Così anche per le calze, ora, durante le ...
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