La patty del centralino
Data: 02/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: FVidocq, Fonte: RaccontiMilu
Questo è il mio primo racconto quindi, per piacere, siate indulgenti.
Lavoro per una società del nordovest come tecnico informatico; la società è grande i dipendenti sono molti, ogniuno con la sua storia.
Spesso nelle pause di lavoro mi intrattengo con i Racconti di Milù; quando trovo il racconto giusto mi estraneo un po’ dal mondo e spesso mi ritrovo a stuzzicarmi la patta, ed il suo contenuto, mentre la gente passa nel corridio prospicente al mio ufficio.
“CIAO!”
Era un giorno di quelli e Patrizia si affaccia alla mia porta salutandomi perchè appena rientrata dalle vacanze.
Patrizia è una mia collega; lavora al centralino; ho avuto pochi contatti con lei se non per un breve periodo in cui abbiamo condiviso la stanza; abbiamo un po’ di confidenza e ogni tanto ci scambiamo qualche battutina maliziosa.
E’ bella Patrizia, e lo sa. E’ alta, magra, mora, con i capelli leggermente mossi lunghi sulle spalle, sempre truccata senza essere volgare, sempre abbronzata; ha un seno piccolo ma sodo e un gran bel culo. Rotondo, pieno, solido, a discapito dei suoi 40 anni.
Mi è capitato di vederla di sfuggita in qualche locale a volte, ed era sempre vestita da gran figa. Vestiti attillati in inverno e scollatissimi in estate. Stivali alti, tacchi alti, una schiena stupenda che spesso esibiva grazie a indumenti discinti; insomma una che ti giri a guardare quando passa.
Speriamo che non abbia notato la mia erezione, penso, ma non ci do molto peso; del resto non ha mai ...
... dato ad intendere che potessi interessarle.
E pure se l’avesse notata chissenefrega.
“Ciao Patty come va?” le chiedo “Bene…” e via a raccontarmi delle sue vacanze con il marito e i tre figli e il rientro in coda e “bla bla bla”.
Poi squilla il cellulare e mi devo allontanare “Scusa un secondo ma il dovere chiama” le dico e ci salutiamo.
Il racconto su Milù che stavo leggendo rimane distrattamente aperto; mi allontano.
Qualche minuto dopo, rintrando dal mio ufficio, vedo che non è come l’ho lasciato; il racconto è alla fine e ci sono due finestre aperte su altri racconti che non avevo aperto.
Mi viene il dubbio che Patrizia possa avermi sgamato.
Poco male penso, del resto la letteratura erotica è stimolante, magari le ho messola fregola… Eheheh… e a furia di “magari” le ho già tolto le mutandine col pensiero.
Passata un’oretta, quasi mi sono dimenticato dell’accaduto; transito vicino al centralino; Patrizia non c’è ma vedo il pc con il sito di Milù aperto… Leggo le prime righe del racconto; è un racconto etero, noioso, di due che si conoscono in chat e scopano.
Vuoi vedere che la Patty ha scoperto un mondo che non conosceva… Magari se la stuzzico ci stà… e via altri “magari” che se avessi un cent. per ogniuno di essi…
Però stavolta non resito alla tentazione, la chiamo al cellulare e con una scusa le chiedo se ha lasciato internet aperto… Lei trasale, evidentemente si ricorda di aver lasciato indizzi sualla sua attività. “Vengo subito” mi dice. ...