1. Inversione dei ruoli


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: lunastorta_93_21, Fonte: Annunci69

    ... andando, ciao! Allora lo inseguo e gli ricordo che dobbiamo prendere la mia amica, ma lui risponde che l'ha già accompagnata in macchina. Provo a obiettare nuovamente che dovrei andare al bagno, ma lui neanche si gira ad ascoltarmi.
    
    Saliamo in macchina, stavolta io sono sul sedile davanti, mentre la mia amica dorme beatamente su quello di dietro. Dopo 10 minuti la necessità di fare la pipì si fa decisamente impellente, allora gli chiedo se può accostare. Lui risponde seccamente di no. Passano altri 5 minuti e sento che potrei anche non resistere più, gli dico allora che è urgentissimo e gli chiedi di nuovo di fermarsi. Lui mi guarda, mi sorride e mi dice: “ad una condizione”. E io sorpresa: “quale? “ Lui risponde: “che ti fai guardare mentre la fai.” io ancora più sorpresa: “come scusa?” Lui: “si, ha capito benissimo. Ed intendo guardare bene, devi tenere le gambe allargate verso di me mentre la fai. E' tutto.”
    
    Io continuo a guardarlo sorpresa, mi giro verso la mia amica, ma lei è completamente andata. Mi giri dall'altro lato e non gli rispondo. Tutto mi potevo aspettare tranne questo. Guardo l'orologio, vedo che ancora ci vogliono almeno 40 minuti e so che non ce la farò. Passano altri due minuti, dopodiché mi giro verso di lui e gli dico: “guarda che me la sto facendo addosso, se non ti fermi ti sporco tutta la macchina”. Ma lui senza scomporsi: “fai pure”. Ero sconvolta, non riuscivo a capire se stesse bluffando o meno, ma sapevo che non ce l'avrei fatta ad ...
    ... arrivare a casa e l'idea di arrivarci tutta sporca mi atterriva di più dell'idea di accettare la sua proposta. Passarono altri due minuti e capivo che ero ormai vicina al punto di non ritorno e gli urlai. “va bene, lo faccio”.
    
    Lui accosta nel primo punto più largo che trova, apre il cruscotto e prende una lampadina tascabile, poi esce, fa il giro e mi apre lo sportello. Mi fa luce sul terreno, mi avvio in modo da distanziarmi il più possibile dalla strada. Mi fermo in un punto, adesso la luce è puntata su di me. Mi alzo la gonna e comincio a sfilarmi le mutandine. Lui mi dice: levatele completamente. Io obbedisco, me le sfilo e le metto in una mano, poi scendo giù e mi posiziono a gambe aperte come chiedeva lui. La torcia è adesso puntata sulla mia fica, che appare in tutto il suo splendore e da cui parte immediatamente un fortissimo getto. Non ne potevo più, finalmente posso liberarmi. E' una sensazione talmente piacevole che quasi mi dimentico dell'umiliazione che sto subendo. Mentre faccio la pipì lo guardo, non voglio dargli la soddisfazione di sentirmi a disagio, il mio sguardo è un misto di compiacimento e di chi medita vendetta. Quando finalmente finisco gli chiedo un fazzoletto, lui mi dice che non ne ha, allora istintivamente con la mano mi allargo leggermente la fica per fare scendere le ultime gocce, non pensando che così gli faccio un favore non richiesto. Quando ci rifletto ormai è troppo tardi e non voglio dargli a vedere di aver sbagliato, così continuo a farla ...