1. Tess e giuliana - capitolo 2 - collana femminilizzazione forzata vol. ii


    Data: 31/12/2018, Categorie: Trans Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... elegante e curata in ogni dettaglio. Le donne con cui Albert aveva a che fare di solito pur di andare a letto con lui facevano carte false e si dimostravano sempre remissive e disponibili, questa sembrava fare eccezione, sembrava essere affascinata dall’uomo, ma aveva lo sguardo ironico e condiscendente. Albert era sicuro di sé, si avvicinò e le offrì da bere. Lei accettò e fecero conoscenza. Si chiamava Pamela aveva gli occhi grigi, molto sofisticata, abbronzata e sicura anche lei.
    
    Andarono nella sua camera. Lei si spogliò, un corpo stupendo, cosce lunghe e snelle, un bel seno, non molto grosso, ma sodo e svettante, tenne le mutande. Lui le fu addosso e la baciò con impeto. Lei lo trattenne e lo spogliò. Si sdraiarono e lei gli mormorò all’orecchio. – Posso soddisfarti in tanti modi, ma non mi puoi scopare davanti. Ho le mestruazioni. – Gli disse queste cose mentre gli massaggiava il cazzo e lo baciava sul lobo. Non gli diede modo di riflettere, si chinò su di lui e glielo prese in bocca. Fu un pompino superlativo. Per non farlo venire gli strinse i testicoli e poi lo massaggiò di nuovo facendolo ritornare duro. – Deve essere una puttana – pensò Albert, - ci sa fare come poche. –
    
    Lei gli montò sopra e accompagnò la verga nel culo. Albert la penetrò senza difficolta.
    
    – Proprio una gran zoccola – si disse Albert sprofondandole dentro, - ma che culo delizioso che ha. –
    
    Lei lo fece venire innumerevoli volte godendo a sua volta come una matta. – Se gode così ...
    ... prendendolo in culo figuriamoci che succede quando lo prende davanti – pensò Albert continuando a stantuffare. Poi, due ore dopo, Albert esausto si addormentò ed anche lei guardandolo sorrise e si voltò dall’altro lato addormentandosi a sua volta.
    
    Verso l’alba Albert ebbe una nuova erezione. Assonnato allungò una mano verso Pamela e la tastò in mezzo alle gambe. Non capì bene, ma qualcosa guizzò tra le dita della mano che la tastava, lui continuò ad accarezzarla e sentì che qualcosa s’inturgidiva. Ora Albert era sveglio e confuso, un po’ di luce filtrava dalla persiana e Albert si dovette rassegnare all’evidenza. Pamela o come diavolo si chiamava lì davanti aveva un rispettabile cazzo, grosso e rispettabile. Sconcertato girò il suo sguardo verso il viso di lei. Pamela ora era sveglia, anche lei insonnolita aveva seguito le manovre di lui, ma da qualche istante era completamente desta e lo guardava beffarda. – Dimmi Albert – disse all’uomo ancora stranito, - pensi di volerlo prendere in culo. –
    
    Lui le saltò addosso, ma lei fu abile alzò una gamba ed Abert sbatté con la pancia contro il suo ginocchio rimanendo mezzo tramortito e dandole il tempo di uscire dal letto e mettersi in piedi. Mentre lui cercava di riprendersi lei gli parlò. – Sei tu che sei venuto a cercarmi e ti sei divertito come un maiale. Se non mi vuoi più possiamo finire qui, ma non osare picchiarmi o chiamo la polizia e ti faccio mettere in galera. – Pamela aveva un candelabro in mano, per Albert sarebbe stato ...
«1234...»