1. La posta in gioco (collettivo)


    Data: 27/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... ancora di entrarmi dentro, si sentì un urlo. Era quell'altra puttanella che era stata infilzata di botto da Marco, che aveva preso a fotterla senza pietà. L'eccitazione di tutti era alle stelle. Il mio primo cazzo in culo non si fece attendere che pochi secondi e anch'io fui impalato fino in fondo. Gridai anch'io ma non si sentì che un gorgoglio perché, in quel momento avevo la gola occupata dal grosso cazzo di Stefano.
    
    "Ahhh, che puttane che siete! Siete sempre affamate di cazzi e si vede" disse mentre si sentivano grugniti, gridolini di goduria, sciacquettio di buchi spanati, sbattimento di palle, turpiloqui. Quando qualcuno si scaricava dentro Andrea veniva subito sostituito ma l'ammucchiata di tutti gli altri l'ho subita sempre io. Mi hanno sfondato in tutte le posizioni possibili, anche con forza selvaggia. Avevo bocca e culo sempre strapieni di cazzi e di sborra. Ognuno di loro se ne venne più volte. Non sono stato lì a contarle, ma credo di aver ricevuto almeno trenta sborrate nei miei buchi e ne avrò bevuto almeno un litro.
    
    Anche il mio uomo partecipò alla turnazione e, quando mi montò tenendomi le gambe alzate, gli gridai in faccia "Stronzo", mentre godevo sotto i suoi potenti colpi di cazzo. Per due volte ebbi due di quelle grosse minchie piantate contemporaneamente in culo, mentre il terzo, a quella vista, non resistette e mi venne in bocca facendomela bere tutta. L'odore di sborra invadeva la stanza ed era puro godimento per tutti.
    
    Quando i maschi ...
    ... furono completamente spompati, io e Andrea ci ritrovammo sdraiati esausti, l'uno sul pavimento e l'altro sul divano, completamente coperti di sperma che ci colava fuori in abbondanza anche dalla bocca e dal culo sfasciato.
    
    Mentre i maschi brindavano alla buona riuscita della serata, complimentandosi l'uno con l'altro per le loro prestazioni, noi due andammo in bagno a scaricare gli intestini ed a lavarci. Potemmo così vederci a vicenda i danni che avevano riportato i nostri culetti slabbrati e, ripensando a quello che avevamo subito, benché anche noi fossimo venuti più volte, ci siamo dovuti segare per l'eccitazione.
    
    Però a Marco non gliel'ho perdonato. Da quella sera l'ho lasciato e sono tornato dai miei. Mi telefona ma non gli rispondo. Mi manda messaggini in continuazione per chiedermi scusa ma io non mi faccio sentire. Voglio farlo soffrire per quello che ha fatto.
    
    Però mi manca. Mi manca il suo amore. Mi mancano le sue tante scopate giornaliere. Gli deve essere di lezione per sapersi controllare nel gioco. Tra qualche giorno, quando il mio culetto non mi farà più male, ho deciso che mi farò risentire e tornerò da lui. In fondo gli voglio bene e so che lui ne vuole a me. Saremo ancora l'uno per l'altro e, forse, anche più uniti.
    
    Però... non mi dispiacerebbe se qualche volta la cosa si ripetesse. In fin dei conti sono troia, che ci posso fare?
    
    (Si tratta di un racconto di fantasia. Le stesse cose si possono fare con le precauzioni. Non fate mai l'amore senza il ...