1. Una donna violenta


    Data: 21/09/2017, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... a passare di qui”. Ora lei si avvicinava al bosco e il bosco si avvicinava a lei come volesse accoglierla col manto bianco di cui era rivestito. Giunta ai suoi margini, dove il sentiero si confondeva con le forme create a terra dalla neve, respirò a fondo ancora una volta. Si immerse poi tra le piante spoglie e continuò il suo viaggio in quello che ora sembrava un mondo in cui il ghiaccio avesse trionfato su tutto il resto. Non le passò nemmeno lontanamente per la testa l’idea di potersi perdere, eppure era stata più volte messa in guardia sulla pericolosità dei boschi, dove tutti gli alberi sembrano uguali. Ma addentrandosi più del previsto e svoltando di tanto in tanto qua e là accadde proprio questo. Nina non aveva più la benché minima idea di quale direzione prendere per tornare indietro e sapeva bene che quello in cui si trovava non era propriamente un boschetto. Tuttavia, riprese il cammino, guidata da quel senso di innamoramento che provava prima. Non passò molto tempo che comparve ai suoi occhi una casa. Sembrava una di quelle graziose baite di montagna che fino ad allora Nina aveva visto solamente in foto. “Chissà se è abitata”, pensò, ma immediatamente si accorse che alcune finestrelle emanavano luce. “Peccato non conoscere chi ci abita”, disse, e fece marcia indietro. Proprio allora sentì un rumore e voltatasi scorse una persona sulla porta dell’abitazione. Vedendo distintamente che la figura faceva un gesto di saluto si avvicinò. “Temo di essermi persa”, disse a ...
    ... voce alta ridendo. Dalla risata della persona sull’uscio capì che si trattava di una donna. Una bella donna, poté appurare quando fu abbastanza vicina. “Entra pure a prendere un tè caldo, ti starai congelando lì fuori”, disse la donna. “La ringrazio, accetto volentieri”, rispose Nina dopo una brevissima esitazione. L’interno era incantevole, tutto in legno. L’odore di resina si mescolava a quello del fumo che usciva da un caminetto crepitante. “Ma lei vive qui?”, chiese Nina. “Eh si”, rispose la donna, “ti piace?”. “Da impazzire”, continuò lei. Sembrava però che a sua volta la donna impazzisse per lei, la guardava come si può fissare incantati un qualche miracolo della natura. “Perché mi guarda così?”, chiese Nina incuriosita, ma senza paura. “Trovo che tu sia molto bella”, rispose la donna. “La ringrazio”, arrossì la ragazza sorseggiando dalla tazza che aveva ricevuto. “Dammi pure del tu”, sorrise con sguardo trasognato l’altra. Il tè era squisito, Nina non aveva mai sentito una tale miscela di aromi di sottobosco. “Dovrei andare, lei saprebbe… voglio dire, tu sapresti dirmi come uscire dal bosco?”, chiese. “Certo, uscita di qui vai a sinistra e cammina fino a trovare una grande quercia, la riconoscerai di sicuro perché è enorme. Da quel momento gira ancora a sinistra e dopo un centinaio di metri sarai fuori”, la rassicurò la donna. Nina si alzò ringraziandola e le si avvicinò per stringerle la mano. L’imprevedibile signora però le afferrò il viso e la baciò delicatamente ...
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