1. Il regalo di laurea pt. 3


    Data: 27/12/2018, Categorie: Incesti Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    Mentre pensavo del fatto che la mamma si stia comportando come come se fossi mio padre, lei si era avviata verso il bagno, e si era preparata per uscire, quando era pronta, avevo notato che portava una gonna nera che le arrivava poco sopra il ginocchio e una maglietta con reggiseno nero leggermente scollata ma con il peso della sua quarta, sembra più scollata di quello che è. Quando ero pronto anch’io, le avevo chiesto: “Dove andiamo?”
    
    “A fare shopping la mattina, visto che i miei costumi sono tutti vecchi e brutti, poi al pomeriggio andiamo al mare, va bene amore?” ””
    
    “Si, ma fingiamo di non essere madre e figlio ”
    
    “Perché? ” mi aveva chiesto incuriosita
    
    “Perché così se voglio fissarti lo posso fare senza passare per un figlio pervertito” le avevo risposto
    
    “Ma tu sei un figlio pervertito” aveva ribattuto
    
    “Si ma è meglio che rimanga tra di noi, no?”
    
    “Già, meglio così, va bene allora”
    
    Quando siamo arrivati al centro commerciale, ci siamo subito infilati in un negozio di costumi, lei voleva comprarsi quelli interi mentre io mi ero opposto fermamente, imponendole di provare i bikini, dopo le mie insistenze, aveva deciso di provarne uno di color rosso bordeaux con dei motivi di color oro, il pezzo sopra le copriva abbastanza bene, il problema era sotto, perché lei era una pelosona da quello che ho visto stamattina, aveva ancora provato a farmi cambiare idea, ma ero rimasto fermamente convinto, perché con un corpo come il suo, se non si mette qualcosa che ...
    ... mostra di più, sarebbe un spreco, e visto non indosserebbe mai qualcosa di più sexy di bikini, ovviamente la scelta erano cadute su di essi.
    
    Non ne era convinta nemmeno quando abbiamo pagato, la commessa prima di parlare ci aveva squadrati per bene, e aveva detto:”Signori, sono 19.99 euro”
    
    Una volta pagati, le avevo chiesto se in quel centro commerciale ci fosse un centro estetica, mi aveva risposto di sì che si trovano al piano di sopra, sotto gli occhi indagatori di mia mamma, l’ho ringraziata, e ci siamo diretti al centro, mi ero anche ricordato che taglie portava.
    
    “Monica, ti fidi di me?” le avevo chiesto
    
    A un primo momento non avevo capito che mi riferivo a lei, anche perché era prima volta che la chiamavo per nome, poi aveva detto: “Perché mi chiami per nome? e comunque si, sei mio fi…”
    
    “No, ti ricordi che avevamo deciso prima di uscire dall’albergo?” l’avevo fermato io
    
    “Si, ok William”
    
    “Allora aspettami qui”
    
    Ero entrato nel centro, c’erano pochissimi clienti, forse per l’ora presto, ero andato al bancone, e avevo chiesto alla ragazza che era li se potessero fare una depilazione intima, le unghie. La risposta della ragazza era ovviamente positiva, così sono tornato da mia mamma, e l’avevo fatto entrare, mentre la ragazza la stava accompagnando in una camera continuava a girarsi e a guardarmi con lo sguardo indagatore.
    
    Appena si era chiusa la porta, sono tornato nel negozio di costume, e avevo preso un paio costume formato da una tanga fucsia, ...
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