1. GARDASEE


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: BlackInk, Fonte: RaccontiMilu

    ... anch’io e gli afferro la nerchia sotto la salvietta. Ha un bell’attrezzo. Non lungo ma grosso e gonfio. Ci masturbiamo piano, assaporando il contatto della pelle sudata nel calore della sauna. Poi l’amico si solleva e mi mette le mani sulle spalle facendomi sdraiare sulla panchina di abete.
    
    Si incrocia a me e abbiamo i cazzi davanti al volto. In un attimo lo faccio sparire tra le labbra e inizio a succhiarlo. Lecco ogni riga e ogni vena di quel bell’uccello duro.
    
    Sento che lo stesso lavoro viene eseguito sul mio sesso. &egrave bravo nel pompino, non &egrave un novellino in quest’arte.
    
    Gli allargo le chiappe e con un dito vado a stuzzicargli il buco del culo. Geme di piacere e sento i muscoli rilassarsi. Mi porto il dito alle labbra e lo inumidisco con la saliva. Torno al suo buchetto e lo penetro con calma. Quando sono dentro tutto lo sento stringermi il dito. Mmmmmm che voglia di affondare il cazzo in quelle carni.
    
    Lui ripete il mio gioco e lascia cadere una goccia di bava sul mio ano, che si rilassa per accogliere le sue attenzioni. L’amico pompa con la bocca e lascia scorrere il dito dentro di me. L’eccitazione dei nostri corpi riempie la sauna, calda ora non più solo per il braciere.
    
    ‘Ich comme!’ mi dice togliendo la bocca dalla mia asta ma stringendola sempre con la mano. ‘Sie sind wunderbar!!!’
    
    ‘Veniamo insieme, allora.’ gli rispondo.
    
    Riprendo il suo uccello in bocca e affondo di più il dito nel suo culo. Sento l’orgasmo salire dai miei coglioni e ...
    ... il suo esplodere sulla mia lingua. Il primo fiotto mi colpisce la gola, non mi tolgo. Lo voglio bere tutto. Ne ha tanto, caldo, di un buon sapore salato e profumato.
    
    Lui invece estrae la mia nerchia nel preciso istante in cui erutto e dirige gli schizzi sul volto e sulle guance. Si ritrova coperto del mio seme e lo sparge con la mia cappella rovente. Mi accarezza le palle tese dalla sforzo del coito e un brivido intenso mi percorre da cima a fondo.
    
    Siamo esausti. La fatica del 69 e il caldo della sauna ci hanno succhiato ogni energia. Ci sdraiamo sulla panchina di legno a riprendere fiato.
    
    ‘Non so ancora come ti chiami.’ gli dico tra un respiro e l’altro. ‘Io sono Giorgio.’
    
    ‘Piacere, Franz.’ Dopo la sauna ci facciamo una doccia gelata per far tornare il sangue ai capillari e per riprenderci dalla fatica sessuale. La doccia sortisce i suoi effetti e mi sento rinvigorito. Poi saliamo in camera e ci diamo appuntamento al ristorante sotto l’albergo.
    
    Conosco Inga, la moglie di Franz, seduti al tavolo davanti allo spiedo alla bresciana e a una bottiglia di Garda Classico. Come Franz, &egrave una teutonica DOC. Alta, bionda, dagli occhi chiari e gli zigomi alti, un sorriso aperto e gioviale. Il suo italiano &egrave ottimo come quello del marito. Il petto prorompe dal vestito nero e non si può fare a meno di perderci la vista.
    
    Passiamo una bella serata allegra chiacchierando di tutto e un po’, dei nostri viaggi e dei loro figli già grandi che studiano in varie scuole ...