1. Aurora 4 e 5


    Data: 01/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nikypoxpox, Fonte: RaccontiMilu

    ... Rocsana.
    
    Mi trovai davanti un uomo alto e robusto, sui quarant’anni, chiaramente di origini Nord Africane, molto affascinante, che mi fissò intensamente.
    
    ‘C’&egrave la signora Rocsana?’ Chiese in modo gentile e in un buon italiano.
    
    ‘Si entri pure.’ Risposi
    
    Lo feci entrare e un secondo dopo apparve Rocsana.
    
    ‘Amid, sei arrivato finalmente.’
    
    Le buttò le braccia al collo e si baciarono a lungo, quando si staccarono la mia padrona mi guardò con aria di sfida, io abbassai lo sguardo, in segno di sottomissione.
    
    ‘Abbiamo fame, servici il pranzo, schiava’
    
    Mi ordinò in secca.
    
    Si sedettero a tavola, consumarono il pasto che io le servii come una perfetta cameriera, scherzando tra di loro e ignorandomi completamente, io provavo un forte senso di vergogna abbigliata come ero, il grembiulone giallo di gomma e lo strofinaccio in testa, mi umiliavano profondamente, sembravo uno spaventapasseri, mentre lei Rocsana si era messa un favoloso vestito di Valentino, che la faceva sembrare ancora più bella di come era.
    
    ‘Amid, questa mattina &egrave stato bellissimo meglio del solito, ho una voglia pazzesca di farlo ancora.’ Disse Rocsana con aria sognante.
    
    Non aspettarono neanche il caff&egrave, andarono subito in camera e chiusero la porta dietro di loro.
    
    Mi chiamarono dopo circa tre quarti d’ora
    
    Amid mi si avvicinò mentre lei era rimasta distesa sul letto, mi spogliò con le sue forti mani, poi in modo un po’ brutale e selvaggio mi prese in mano le tette, ...
    ... con la bocca cominciò a mordermi il capezzolo, provocandomi dolore e piacere, mi fece sdraiare sul letto a fianco a Rocsana, poi i apri le cosce con forza, si mise le mie gambe sulle spalle e mi trafigge con un colpo secco,il suo pene e cominciò a muoversi freneticamente dentro di me, mi colse un ondata di beatitudine, persi la cognizione del tempo, non so quanto sia durato ero in entasi lui affondava i colpi sempre di più, finché esplose l’orgasmo inondandomi completamente.
    
    Rocsana era rimasta li sdraiata al mio fianco, si era guardata la selvaggia scopata stranamente senza intervenire in nessun modo, improvvisamente mi prese la testa tra le mani e mi baciò con passione.
    
    Quando si staccò guardandola languidamente riuscii solo a dire.
    
    ‘Grazie padrona’
    
    Cap 5
    
    La mia padrona mi aveva fatto mettere una brandina nello sgabuzzino delle scope tra gli stracci, secchi e detersivi, una volta posizionata mi aveva detto.
    
    -Qui ci stari benissimo, questo &egrave il tuo posto da adesso in poi.
    
    Dalla Romania stava per arrivare era la signora Elviria mamma di Rocsana che si sarebbe sistemata nella camera dove dormivo io da quando Rocsana aveva preso il mio posto nel letto con mio marito.
    
    Per l’occasione la mia padrona mi aveva fatto fare due divise perché davanti a sua mamma dovevo essere solo la serva, una era la classica nera con grembiulino bianco in pizzo di sangallo e crestina, per servire a tavola, l’altra era per i lavori di casa, un camice a righine bianco e ...