1. Pioveva


    Data: 12/12/2018, Categorie: Etero Autore: Figar0na, Fonte: Annunci69

    ... senza darle altro tempo la baciò infilandole tutta la sua lingua in bocca.
    
    Non c’era nulla di dolce in quel bacio, era solo puro istinto, era solo il desiderio di rivendicare ciò che gli apparteneva. Margot cercava di ribellarsi a lui, non voleva dargliela vinta ma non poteva nulla contro la sua forza, del resto era sempre impazzita per i suoi muscoli..
    
    Rocco la sentiva dimenarsi ancora cosi le bloccò, sopra la testa, entrambi i polsi con la mano sinistra mentre la destra scendeva lungo il suo corpo toccando prima il tessuto del bustier e poi le linee del suo torace fino a scendere sulla sua pancia per finire nell’unico posto in cui adorava stare e che gli era mancato tanto quanto lei, la sua fica.
    
    Senza fermasi un attimo di baciarla iniziò a massaggiarle il clitoide, quel piccolo e “succulento” bottoncino che adorava gustare ogni volta che poteva. Era di fuoco, era sensibile, era il suo…
    
    Scese con le mani più giù… fino ad infilare subito due dita nella fessa… sapeva che non avrebbe avuto problemi, lei era sempre stata pronta… bagnata… aperta… e questo lo mandava ai matti perché sapeva di avere sotto di lui una “bestiolina famelica” come piaceva a lui, come gli piaceva che lei fosse cosi…
    
    Appena infilate le dite Margot si stacco dalle sue labbra e rivolse la testa all’indietro.. con gli occhi chiusi esclamando un istintivo oohh…
    
    Lui la guardò soddisfatto ma il suo sguardo si perdeva tra la soddisfazione di darle con poco il piacere e la rabbia della sua ...
    ... gelosia, del pensiero che qualcuno potesse anche solo sfiorare o pensare di sfiorare quello che era suo, se non peggio l’idea che qualcuno potesse darle tanto o più piacere di lui..
    
    Senza darle tregua iniziò a infilare le sue dita sempre più dentro e a muoverle con altrettanto vigore e forza… a ritmo dei suoi respiri che diventavano sempre più affannosi… Si fiondò sul suo collo e iniziò a baciarlo e a leccarlo su e giù per tutta la sua lunghezza… mordendole ogni tanto il lobo dell’orecchio… sentiva al contempo il suo profumo quello della Chanel che ogni tanto metteva quando voleva giocare a fare la troietta con lui. Ma solo con lui.
    
    Perché aveva messo quel giorno il profumo, pensava. Forse perché sapeva che la sera avrebbe incontrato quel debosciato, che l’avrebbe sedotto forse per…
    
    Al pensiero la rabbia salì di nuovo e i suoi baci diventarono sempre più insistenti… sulle labbra… sulla mascella… sul collo… fino a succhiarglielo come un vampiro affamato, voleva lasciare su quel collo segni della sua presenza.. far capire a lui che lei era sua e che non si doveva permettere di sfiorarla con un solo dito e poi per punirla di averlo sfidato, di sfidarlo sempre.
    
    Margot ansimava, non avrebbe voluto. Non avrebbe voluto dargli quella soddisfazione, era arrabbiata. Era ancora arrabbiata per le discussioni avute, per le cattiverie dette, per il tempo trascorso lontani, perché lui si comportava da stronzo insensibile ma non riusciva a non muovere il bacino al ritmo di quella ...
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