1. Social media e conseguenze inattese (Sonia)


    Data: 11/12/2018, Categorie: Etero Autore: Leo71, Fonte: EroticiRacconti

    ... economico.
    
    Io le raccontai della mia uscita dall’azienda e dei progetti che stavo portando avanti per rimettermi sul mercato.
    
    Iniziammo a scherzare e a ridere, tanto che quando arrivarono gli altri fui davvero dispiaciuto.
    
    Presentazioni, un po’ di convenevoli, e poi finimmo tutti a tavola.
    
    Lei si sedette di fianco a me.
    
    La serata fu molto piacevole e al tavolo parlammo molto di progetti, idee, possibilità varie… insieme ad un sacco di cazzate e risate. Il tutto innaffiato da un Sangiovese alquanto traditore.
    
    Credo sia stato quello a spingere Sonia a mettermi una mano su una gamba e a tenerla lì per un po’ mentre si prendeva qualche confidenza da vecchi amici o anche più.
    
    Qualcuno degli uomini l’aveva notato e ci lanciava degli sguardi per capire cosa stesse succedendo e se stessimo insieme.
    
    Io ero come sempre un po’ in imbarazzo, cosa che aumentò quando lei si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò
    
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    per poi scoppiare in una risata e girarsi a parlare con gli altri commensali.
    
    Da quel momento mi ignorò completamente, mentre io cercavo di capire le sue intenzioni. Le ore passarono, alcuni se ne andarono presto perché non abitavano vicinissimi.
    
    Si mise in macchina anche lei, anche se qualcuno aveva tentato di scoraggiarla visto che era non ubriaca ma sicuramente… allegra.
    
    Io invece avevo deciso di approfittare delle camere dell’acetaia e, non senza qualche interesse secondario, ero tra quelli che stavano cercando di ...
    ... convincerla che fosse una buona idea fermarsi lì a dormire.
    
    Nulla da fare. Non abitava lontano e alla fine avevo capito che per lei il costo della camera sarebbe stata una spesa non sostenibile. Mi aveva già parlato del momento non buono.
    
    Rimasi così con quelli che avevano una camera lì, ma non mi attardai con loro e, molto stanco, decisi di andarmene a dormire.
    
    Pochi minuti e sentii ronzare il telefono.
    
    C’era un suo messaggio.
    
    Domani mattina mi trovi qui dalle 10. Suona e sali al 3 piano.
    
    E c’era un indirizzo. Risposi con un semplice ok.
    
    Il secondo messaggio era più lungo: proponeva un "gioco" e conteneva un paio di regole che avrei dovuto seguire se mi fossi presentato all’appuntamento.
    
    La cosa era strana, ma non mi dispiaceva.
    
    Ormai lo sanno tutti quanto sono bravo a cacciarmi nei guai…
    
    Non mi addormentai subito. Pensavo al mattino dopo e a quanto fosse intrigante tutto questo. Mi piace giocare con la mente, anche se di solito conduco io.
    
    La mattina dopo mi alzai prima di tutti e feci colazione da solo. Lasciai l’hotel e guidai per una buona mezz’ora prima di raggiungere una palazzina di recente costruzione in un paese piccolino e mai sentito.
    
    Suonai il campanello e la sua voce mi rispose dal citofono, dandomi ancora alcune istruzioni brevi ma precise.
    
    Entrai nell’appartamento e richiusi la porta alle mie spalle, rimanendo immerso nella penombra.
    
    La prima istruzione era di togliermi scarpe e calze appena dentro, e così feci. Proseguii lungo ...