1. Ricordo di un’estate


    Data: 11/12/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... bellissima. Mi sentii totalmente fradicia, ma in assoluto non sporca.
    
    Gocce perlacee di seme che mi parvero inesauribili uscivano dalla mia fessura stremata raccogliendosi poco sotto, sul perineo per poi finire licenziosamente sull’asciugamano che profumava di me e dei miei segreti. Maliziosamente presi a giocare con quel flusso di sperma che fuoriusciva da dentro le mie profondità, indulgendo in disegni leziosi tracciati dai miei polpastrelli intingendoli all’apertura della mia femnminilità: quel seme dapprima torrido era rapido a raffreddarsi a contatto con l’aria. In un impeto di lussuria ne recuperai un po’cospargendone le areole dei seni e le labbra della bocca assaggiando un po’di quel liquido denso e dolciastro prima sparso tra le mie intimità. Rabbrividii per il contatto e sorrisi ancora deliziosamente estenuata, la mente ancora parzialmente offuscata. Rimanemmo lì per chissà quanto tempo decantando bellezza con tutta la forza residua nei nostri corpi esausti, io coautrice di un’estetica raffinata e autentica, pienamente declinata ...
    ... in un quadro infuso dell’aritmetica sensuale più preziosa e risolutiva. Non mi ero mai sentita così bene,così felice prima d’ora.
    
    “E’stato pazzesco”. -“Sì Virginia, è stato meraviglioso. E’incredibile come tu riesca ad essere così sensuale ed erotica, ma anche così fresca e spontanea”. “Quanto di più autentico possiedo, sarà sempre anche tuo, Gabriele. Stasera abbiamo creato qualcosa di eterno che non potrò scordare. Ti amo”. Poi avvicinò le labbra alle mie, rese lucide del suo seme come un luminoso ologramma. Me le dischiuse dolcemente. Le lingue si intrecciarono saettando ed esplorando. Mi sogguardai allo specchio, l’anima fremente e sotto l’impeto della commozione.
    
    Noi due soli in quella stanza che ancora riecheggiava dei nostri sospiri e gemiti, impregnata di noi e di fuggevoli suggestioni evocative.Eravamo di una bellezza indecente: un’ondata di nuove e calde emozioni mi invase mentre ci baciavamo ancora intrecciando dolcemente i polpastrelli delle mani, ancora intrisi dei nostri nettari mescolati tra loro. Senza freni, senza limiti. 
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