1. Ricordo di un’estate


    Data: 11/12/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... iniziai a perlustrare la zona, ma, non so perché, non lo chiamai subito. Ad un certo punto intravvidi dietro le fronde una forma umana distesa. E priva di vestiti per giunta. Mi appostai meglio , trattenendo il respiro per non far rumore e quello che vidi mi mozzò il fiato. Gabriele completamente nudo che si accarezzava con foga il pene eretto, un membro di ottime dimensioni, debbo confessare. Sentii come una vertigine: non avevo mai sorpreso prima un ragazzo a trastullarsi. Subitaneamente avvertii una scossa al basso ventre frammista a una sensazione di calore indistinto erompere dall’inguine. Cominciai a fremere. Avrei voluto togliermi tutto lacerandomi i vestiti e apparendo orgogliosamente in tutta la mia bellezza selvaggia. Le mie cosce tese quasi tremavano per lo choc della scoperta. Involontariamente mi stavo eccitando ancora di più per quella nuova situazione. Lo sentivo sbattere la pelle che ricopriva il suo pene. Udivo il rumore che la pelle che ricopriva il glande produceva per la gran quantità di succhi sparsi lungo l’asta. L’area del glande, in particolare, era violacea, mentre, anche a distanza di alcuni metri, potevo scorgere le venature sul suo sesso eretto. Mi chiedevo come avesse fatto a non sentirmi sopraggiungere. Forse doveva essere talmente preso in quell’atto di autoerotismo, o forse, colto dalla lussuria, non aveva più alcun interesse a celaresi: voleva solo esplodere. Sinceramente, pur sessualmente turbata, capovolsi istinti impellenti e la mia ...
    ... mente ritrovò le sue briglia: non volevo spiare la masturbazione di mio cugino, così decisi di tornare sui miei passi. Purtroppo, posando incautamente il piede sopra alcune foglie secche, provocai un rumore come di trapestio cui rispose a mo’di eco quello proveniente dalle fronde ove Gabriele si stava regalando piacere. Mi girai e purtroppo incrociai lo sguardo di Gabriele nudo e tutto impiastricciato di sperma. Ne era uscita davvero una quantità notevole, mentre ero girata in quel maldestro tentativo di evasione. Grandi rivoli di seme colavano da sopra l’ombelico sin dove s’era spinto il getto potente di quell’adolescente, altri colavano fino ai peli pubici e alle cosce per la forza di gravità. Gabriele aveva ora un viso terrorizzato e pareva improvvisamente impallidito e intontito per la scoperta che avevo fatto. “Deb, non dirlo a mamma e papà ti prego. Non so cosa mi è successo, ero solo molto eccitato da stamane, non lo facevo da molto…”. Vedendo che era quasi alle lacrime per l’umiliazione e l’imbarazzo, non potei far altro che intenerirmi e tranquillizzarlo senza però avere il coraggio di avvicinarmi a lui. “E’una cosa normale, specie quando si è giovanissimi, anche se forse dovresti seguire il mio suggerimento e provarci con Virginia. Vedresti che sarebbe un piacere ancora superiore avere rapporti segnati da un sentimento autentico. Comunque, ti confido una cosa…anche io oggi sono molto eccitata e non mi sarebbe dispiaciuto farlo. Anzi non ci fossi stato tu, chissà….”. A ...
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