1. LA SUOCERA (2)


    Data: 10/12/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Incesti Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... il desiderio -sempre più difficile da gestire- di scopare anche lì, anche in quel momento. Lo sguardo contrito e combattuto implorava verso l’alto la forza per non cedere alla tentazione, mentre le cosce che si divaricavano e le grandi labbra che si irroravano di umori decretavano la resa e la voglia di sentire il mio cazzo nella fica che, più o meno inconsciamente, mi stava offrendo inclinandosi in avanti per appoggiarsi sul piano infarinato del tavolo. Gliel’ho infilato così, standole dietro mentre le palpavo le grosse e pesanti tette che tastavo e soppesavo come fossero morbide pagnotte da impastare; il mio cazzo dotato di una discreta circonferenza scivolava una meraviglia strusciandosi tra le pareti bagnatissime della sua fica bella calda e pelosa. Che goduria e che soddisfazione scopare mia suocera come se scopassi mia moglie, anzi di più, come se scopassi con una vera troia; perché era questo che ho preso a sussurrarle mentre spingevo e ritraevo ritmicamente il mio cazzo dentro di lei: quanto fosse troia! Quanto fosse finalmente uscita la parte da infoiata sessuomane, da svergognata zoccola che giaceva nascosta in lei e che nessuno prima aveva mai stuzzicato e liberato. E lei, come godeva, come gemeva, ansimava e sobbalzava facendo cigolare il tavolo nel farsi fottere dal genero, dal marito della propria figlia, incitandolo con i suoi: ”Sì sì sì, ancora e ancora e ancora!”.
    
    Ho continuato a fotterla e il mio cazzo sempre più irruento sfondava la sua figa ...
    ... enorme, slabbrata, pelosissima e matura procurandole sussulti e mugolii sempre più marcati, a quel punto ci eravamo pericolosamente arresi alla voglia di raggiungere l’orgasmo al più presto incuranti del rischio che qualcuno della famiglia potesse sentirci, se ci avessero scoperti sarebbe scoppiato uno scandalo che, conoscendo mio suocero, si sarebbe risolto solo a colpi di lupara contro i due pervertiti adulteri colti in flagrante, ma nonostante questo o forse inconsciamente aiutato anche da questo non ho rallentato le spinte di bacino fino a che non sono venuto nella sua fica, con mia suocera che si ritrovava ora piegata a novanta gradi e con la veste strappata sul davanti e le tette oscenamente pendenti e impiastrate di farina così come la faccia e parte dei capelli. Non appena le ho svuotato nelle viscere la mia sborra ci siamo distaccati e lei raffazzonandosi nel vestito strappato &egrave sgattaiolata fuori dal magazzino ed ha raggiunto la casa dal retro, io dopo essermi sistemato l’uccello nei pantaloni ho fatto il giro più lungo accomodandomi sulla poltrona di vimini in veranda attendendo pacioso e soddisfatto il ritorno di mia moglie dallo shopping, tutta la famiglia si &egrave poi ritrovata riunita quella sera a gustare le pizze preparate con amorevole dedizione dalla cara massaia di casa, la stupenda signora Assunta; moglie irreprensibile e devota, madre attenta e disponibile, nonna tenera e affidabile, e una gran suocera affamata di cazzi, o meglio, del mio ...