1. Tutta colpa del vento!.....


    Data: 10/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69

    Marco era un ometto alto circa mt 1.68, sui 57 anni; capelli sale e pepe e un'energia infinita. Girava come un piccolo tornado nei vicoli del mio paese, ramazzando instancabile e ottenendo risultati di pulizia urbana mai raggiunti da nessuno. Lo incontravo spesso durante i giretti con il mio cane e a seconda del suo umore giornaliero si fermava a parlare attaccando bottone e parlando quasi esclusivamente di fica, argomento a me pressochè indifferente e ogni volta notavo che mi squadrava perplesso, visto che non davo adito ai sui commenti. In altre occasioni, invece raccoglieva di corsa la spazzatura, senza nemmeno guardarti in faccia ma salutandoti a malapena e adducendo a scuse bislacche si dileguava velocemente: era davvero un personaggio non comune e ormai noi abitanti del paesello ci eravamo abituati a lui e al suo strano modo di fare.
    
    - "Buongiorno Marco come va?" Salutai dall'altra parte della strada.
    
    - "Ah basta eh? Non e' il modo di lavorare questo!! Non ne posso piu' di questo posto" rispose accigliato, ramazzando un folto numero di foglie secche da terra ma con una tale energia che pareva le volesse risparpagliare sulla strada. Era evidente: non era in giornata e cosi senza aggiungere parola mi allontanai, tirato anche dal mio cagnolino che mostrava la voglia di tornare a casa.
    
    Il mio paesello e arroccato su di una collina, per cui in inverno e' spesso spazzato da forti venti a volte anche freddi. Avvolto nella mia sciarpa di lana calda speravo che Poncho ...
    ... si desse una mossa: come tutti i cani maschi le pipi' erano eterne, una spruzzata qui, una li e il giro non finisce mai. Ero a poche decine di metri dal mio portone, sognavo la mia tisana calda, spronando il cane a muoversi quando dal vicolo attiguo al mio sentii l'inconfondibile rumore della scopa di saggina di Marco "lavorare" sui ciotoli e infatti in pochi attimi apparve, concentratissimo su cio' che stava facendo senza nemmeno rendersi conto che ero davanti a lui fino a che non mi arrivo' sui piedi.
    
    - "Ah...scusa ma sei qui? Non ti avevo visto" disse con un sorrisone. Evidentemente ora gli girava bene, pensai divertito.
    
    - "Scusami per prima ma sto vento mi fa impazzire! Non riesco a pulire bene e poi quanta polvere alza, ne ho fin dentro alle mutande, sui coglioni.
    
    Risi davvero di gusto, immaginandomelo nudo a scopettare i vicoli del paese, impolverato e lui agrottando le ciglia con stupore disse:
    
    - "Non mi credi?? Guarda qui" e con due mosse sbottono' i pantaloni da lavoro rimmanendo con il cazzo e le palle all'aria. A bocca spalancata dallo stupore guardavo quel bel pacco non grosso ma ben proporzionato: un bel pisellotto roseo con un principio di scappellamento era adagiato su due pallottole dall'aspetto soffice, ricoperte da una leggera peluria. Con la mia perenne voglia di cazzo non tiuscivo a distogliere lo sguardo, passandomi la lingua sulle labbra piu' volte: anche se erano solo le 9.30 del mattino un bel pompino lo avrei fatto volentieri.
    
    - "Scusa ...
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