1. Heidi


    Data: 09/12/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... come facevo da bambina.
    
    Mi muovo su e giù sul suo membro mentre lui mi afferra il seno ancora gonfio di latte. &egrave da poco che ho partorito e non mi &egrave ancora andato via del tutto.
    
    ‘ Se del latte esce, allora bisogna farlo rientrare in qualche modo ‘ mi dice mentre mi sento invadere dal suo seme.
    
    ‘ Grazie nonno. Per tutto quello che mi hai dato quando ero solo una bambina. Ora che sono una donna e mi occuperò di te in ogni modo. Divideremo lo stesso letto e mi darai il tuo seme. Se vuoi mi sposerò con Peter. Sono sicura che mi accoglierà nel suo letto anche lui. Possiamo vivere qui tutti insieme. La casa di sua mamma &egrave troppo piccola e piena di spifferi.
    
    ‘ Io sono ancora in forze e posso costruire una stanza per voi.
    
    ‘ Lo sento bene il tuo vigore, nonno.
    
    Infatti ero ancora seduta sulle sue gambe con il suo durissimo membro ancora dentro di me. Il nonno si alza in piedi tenendomi infilzata, come dice lui, e mi porta dentro casa. Ci sdraiamo sul suo letto profumato di fieno appena tagliato, mettendomi sotto di lui.
    
    ‘ Sai ragazza’ ho sempre desiderato farlo. E poi quella donna ti ha portato via da me, prima che potesse accadere. Ma ora sei mia e desidero solo riempirti la passera col mio seme in modo che tu possa darmi dei figli.
    
    Il nonno ha più di sessant’anni, ma mi sconvolge con il suo vigore. &egrave un martellamento incessante. Dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori. Si ferma un momento e mi fa mettere a quattro zampe. Lui si ...
    ... mette dietro di me e mi infila ancora il suo membro nella mia carne. Mi sento squassare dalla lussuria e da un godimento che non avevo mai raggiunto col padrone. Ed alla fine libera ancora il suo seme nella mia passera.
    
    Crollo sul letto ed il nonno mi cade addosso, perché &egrave ancora dentro di me.
    
    Lentamente sento che scivola fuori, ormai di dimensioni più contenute.
    
    ‘ Oh, nonno’ Che vigore che hai’ Non ho mai goduto così tanto col padrone!
    
    ‘ Fammi un favore, amore di nonno. Non nominare più quella canaglia. Cancellalo dalla tua mente. Ora ci sono io.
    
    ‘ Oh nonnino’ l’ho già dimenticato!
    
    Dopo qualche ora sento i campanacci delle capre che tornano a valle.
    
    Mi alzo e lascio il nonno che sta dormendo. Sulla porta aspetto che Peter rinchiuda le capre nella stalla e lascio che veda bene il mio corpo nudo.
    
    ‘ Ciao Peter. Mi riconosci? Ti ricordi di me?
    
    Mi osserva con attenzione. Mi guarda i seni e poi si sofferma sulla mia passera. Osserva anche il seme del nonno che mi cola sulle gambe. Non mi sono pulita apposta. Voglio fargli capire che sono disponibile ad andare con qualsiasi uomo.
    
    Il responso non tarda a farsi vedere. Si vede perfettamente gonfiarsi il cavallo dei pantaloni.
    
    ‘ Domattina vengo con te sugli alpeggi, Peter.
    
    Si avvicina un poco e mi tocca il seno gonfio. I capezzoli cominciano a gocciolare. Con un dito raccoglie un po’ di latte e se lo mette in bocca, assaporandolo a lungo.
    
    ‘ Va bene. Non farmi aspettare, però. Se vuoi vengo ...
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