1. Heidi


    Data: 09/12/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... serviranno per il treno più una ricompensa per il lavoro svolto. Domani il cocchiere ti porterà alla stazione con la carrozza. Ti darò due vestiti, una giacca pesante e delle scarpe.
    
    Ringraziai e la signora se ne andò. Il giorno dopo salutai tutti quanti, presi il treno tornai a casa da mio nonno.
    
    La ferrovia era arrivata anche al mio villaggio e quando scesi dal treno riconobbi anche due o tre persone. Chiesi se qualcuno poteva portarmi con un carro sulla montagna, ma solo uno mi portò per un pezzo di strada. Avrei dovuto continuare a piedi.
    
    All’inizio del sentiero mi tolsi le scarpe, le calze, ed anche il vestito. Con solo la sottoveste addosso mi presentai alla casupola della madre di Peter. Lasciai un paio di pacchettini con dentro del cibo e poi salii dal nonno.
    
    Prima ancora di arrivare sentii un cane abbaiare. Poteva essere solo Nebbia.
    
    Mi abbassai, lasciandomi annusare.
    
    ‘ Nebbia! Come stai bel cagnone? ‘ gli dissi mentre lo accarezzavo sul collo.
    
    Il cane prese a leccarmi la faccia.
    
    ‘ Buono Nebbia!
    
    Mi rialzai e andai verso la baita. I tre enormi pini c’erano ancora. Era rimasto tutto uguale.
    
    Il nonno era seduto a riposarsi sulla panca, appena fuori dalla porta.
    
    Gli corsi incontro e mi gettai sulle sue gambe.
    
    ‘ Ciao nonnino! Mi sei mancato tanto! ‘ gli urlai abbracciandolo.
    
    Il nonno non mi disse niente, ma piangeva dalla felicità.
    
    ‘ Non sei grande per girare in sottoveste? ‘ mi disse dopo un po’ che piangeva.
    
    ‘ Non importa ...
    ... nonno. Chi vuoi che mi veda. Non c’&egrave nessuno.
    
    Erano le stesse parole che mi aveva detto più lui dieci anni prima, quando ci siamo conosciuti la prima volta.
    
    ‘ Ma guardati! Che splendida donna che sei diventata! Chissà quanti spasimanti hai avuto in città!
    
    Non riesco più a trattenere le lacrime e gli racconto tutto. Della casa, del padrone, e dei bambini che ho avuto.
    
    Il nonno mi accarezzava la testa e le spalle mentre gli raccontavo quello che mi era accaduto.
    
    ‘ E così sei diventata una vera donna. Che peccato però per i bambini. Avrei voluto almeno vederli qualche volta’ Però’ sei vuoi avere ancora dei figli te li posso dare io’ Oppure Peter. Sai, non si &egrave ancora sposato.
    
    ‘ Oh, sì nonno’ Ne voglio ancora tanti di bambini. Vivendo in quella grande casa, ho imparato come far godere un uomo.
    
    Gli apro i pantaloni e comincio a massaggiargli il membro. Ci impiega un po’ perché il nonno non &egrave più giovane, ma il vigore che mi mostra &egrave notevole. Molto più di quello del padrone.
    
    Mi alzo in piedi e mi sollevo la sottoveste, mostrandogli la mia passera senza peli.
    
    ‘ Sai nonno. In città si usa così. Senti annusa un po’. &egrave profumata.
    
    Il nonno avvicina il viso e annusa sonoramente. Tira fuori la lingua e mi lecca un pochino.
    
    ‘ Sa’ di fragole!
    
    Prima che gli passi l’eccitazione mi siedo sul suo membro. Lo faccio entrare tutto dentro la mia passera. Prendo il bordo della sottoveste e me la levo. Mi mostro a lui completamente nuda, ...
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