1. La mia ex-professoressa di Latino


    Data: 09/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu

    ... c’&egrave nessuno in piscina ma così esagera- le risposi ridendo.
    
    -Ma no stupido… forse mi sono spiegata male- e mentre lo diceva si avvicinò di più -&egrave che speravo di rimanere più tempo su questo bel cazzo…- e con una mano me lo afferrò da sopra il costume. Rimasi sbigottito e molto stupidamente non seppi cosa dire, lei mi guardava con lo sguardo più da porca che aveva e, &egrave il caso di dirlo, mi teneva per i coglioni.
    
    Poi d’improvviso si staccò e nuotò fino al bordo della piscina, in particolare però scelse un punto sotto lo scivolo un po’ nascosto. Capì al volo che grande occasione avevo e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, la raggiunsi con due bracciate decise.
    
    Lei era con il viso rivolto verso l’esterno con le braccia incrociate appoggiate sul bordo che era un po’ più alto del pelo dell’acqua. Ero sicuro di me e della situazione che stavo vivendo, così quando le arrivai da dietro non mi feci troppi problemi ad appoggiare ancora il mio cazzo sul suo culo e a tenermi alla sua vita con le mani. Inizialmente le spostai i fianchi per farle sentire meglio la mia eccitazione, poi, vedendo che non opponeva alcuna resistenza e non si girava, cominciai a salire… piano piano… fino ad arrivare con le mani ai suoi seni. appoggiai entrambi i palmi sulle sue tette e poi chiusi tastandone la morbidezza ma anche il fatto che fossero estremamente sode, come ad una ragazza con dieci anni in meno.
    
    A quel punto mi sentivo esplodere, con il cazzo e i ...
    ... fianchi le toccavo il culo, con le mani stimolavo quelle tette che tutti avevamo sognato per anni e le mordicchiavo e baciavo il collo. Ormai anche lei non poteva nascondere l’eccitazione e emetteva lievi gemiti che mi diedero fiducia. Poi si girò di scatto e a quel punto dovetti schiacciarla contro il muro della piscina per farci star su. Con le gambe si aggrovigliò a me mentre le baciavo i capezzoli ormai liberi lei andò a prendere e segare il mio cazzo. La volevo e con una mano andai sotto il suo costume a infilare un dito nella sua vagina.
    
    -Ahh no dai Fabio…
    
    -Dai Anna non fingere, lo vuoi anche tu.
    
    -Certo Ahh certo che lo voglio… però non qui- gemeva come una cagna mentre ci masturbavamo -adesso io vado dalle docce lì vicino, siamo al fondo e non c’&egrave nessuno, tu aspetta un minuto poi raggiungimi.
    
    Allora mi spinse via nell’acqua e come una tigre raggiunse la scaletta. Io avevo un cazzo enorme dentro i pantaloni e cominciai a contare fino a 60. A 15 lei era già dentro, così non resistetti e prima dei sessanta secondi aprivo la porta delle docce e mi diressi nella direzione in cui sentivo rumore di acqua corrente… Girai ancora una volta e la vidi, era sotto un getto d’acqua con la porta della cabina lasciata aperta, ormai il suo costume era già a terra. Era ancora una volta girata ma sapeva che ero lì e sentì sicuramente quando mi tolsi il costume, lo lanciai a terra e con un movimento deciso chiusi la porta della cabina.
    
    Aveva il corpo nudo bagnato dall’acqua ...
«1...345...»