1. Silenzio in spogliatotio


    Data: 09/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackInk, Fonte: RaccontiMilu

    Lo spogliatoio &egrave immerso nel silenzio. Mi sono attardato con il massaggiatore per una botta con presunta distorsione rimediata in allenamento e i miei compagni si sono già dileguati.
    
    Mi spoglio con calma, sentendo sul corpo il lavoro eseguito dal massaggiatore. Le sue mani che scivolano sulla mia pelle, il profumo dell’olio, il calore della stanzetta. Mentre ci ripenso sento il mio uccello inturgidirsi. Mi sparerei una sega ma prefersico attendere di essere a casa, nel mio letto, magari con un bel porno davanti e un dildo nel culo.
    
    Mi tuffo sotto la doccia e lascio che l’acqua calda rilassi i miei muscoli tesi dallo sforzo agonistico. Non canto ad alta voce sotto la doccia, ma mi abbandono ai pensieri delle canzoni che mi piacciono e faccio poco caso al rumore della porta dello spogliatoio che si apre e si chiude. Sarà il custode che fa il suo giro di verifica.
    
    Con mio sommo stupore il viso di Diego, nostra fresca mezzala, spunta nel locale docce.
    
    ‘Ciao,’ mi dice, ‘ti aspettavo al bar per la solita birretta”
    
    ‘Daniele mi ha tenuto sotto un sacco’ Ha voluto sistemare la caviglia.’
    
    Diego sorride. ‘Chissà cosa avete fatto’ ahahahahahaha’
    
    Rido anch’io. ‘Sai che vaccate…’ Daniele &egrave un omone peloso sempre burbero, che si lamenta in continuazione per le botte che prendiamo e che lui deve sistemare.
    
    ‘Peccato che tu ti sia già docciato, altrimenti mi potevi tenere compagnia più da vicino.’
    
    Ho deciso di fare questo passo perché ho il sentore che ...
    ... anche a Diego piaccia il cazzo. Ho notato come scruta quelli dei compagni di squadra mentre ci si lava.
    
    Non faccio in tempo a finire la frase che Diego getta la borsa in terra e inizia a spogliarsi. ‘Un doccia in più non ha mai fatto male.’ dice mentre si lancia sotto il mio stesso soffione.
    
    Ha capito subito le mie intenzioni e mi afferra l’uccello con una mano. Io faccio lo stesso e lo sento crescere tra le mie dita. Mi bacia sul collo e mi masturba pian piano, con una mano mi accarezza la schiena e le natiche. Il cazzo mi tira e ho voglia di averne uno in bocca. M’accoscio e faccio sparire tutta l’asta di Diego tra le labbra. Lavoro di lingua e di testa, con una mano accompagno il movimento e con l’altra raggiungo il suo buco di culo. Al mio tocco si contrae e poi si rilassa. Diego sospira un lungo e sibilante sì. Aiutato dall’acqua affondo prima un dito e poi ne faccio seguire un altro.
    
    ‘Non sei un verginello.’ penso mentre gli lecco il retro della cappella dura. Lavoro davanti e lavoro dietro, ma non esagero perché non voglio farlo sborrare subito. Voglio una bella scopata per tutti e due.
    
    Diego mi mette le mani sotto il mento e mi solleva. Mi bacia in bocca e lecca il suo sapore dalla mia lingua. Poi mi fa girare con le mani appoggiate al muro della doccia e si accoccola dietro di me. Si tuffa con la lingua tra le mie natiche e con una mano afferra il mio uccello duro. Lecca e sega, sega e lecca. Dal buco del culo fino alle palle.
    
    ‘Fottimi.’ gli chiedo. ...
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