1. Alla scoperta del cazzo.. il primo


    Data: 08/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: BreakMe, Fonte: Annunci69

    ... riporta il cazzo in bocca, è li che mi devo concentrare.
    
    Sempre afferrandomi la testa mi da il ritmo, mi sta scopando la bocca.
    
    A un certo punto sento muoversi qualcosa intorno alle mie chiappe, è la sua mano che si inoltra nelle mutande e va alla ricerca del buco.. lo trova.. ci gira intorno.. ci gioca.. poi all’improvviso lo penetra! Io ho un sussulto e lui compiaciuto:
    
    - “se vuoi qualcosa di più grosso ti accontento subito”
    
    Mi fa uscire dalla macchina e mi posiziona come quella gente che sta per essere perquisita mani sulla macchina, ma culo all’insù. Mi cala i pantaloni poi mi lavora per bene il buco con la lingua, estrae un preservativo dalla tasca e se lo infila.
    
    È un attimo e mi ritrovo impalato, è stato un fulmine e mi ha sfondato in un colpo, vorrei urlare per il dolore ma stringo i denti, seppur isolati in un parcheggio voglio fare il meno possibile rumore.
    
    Colpo dopo colpo il dolore si affievolisce, lasciando spazio ad un immenso piacere. Quella sensazione di essere attraversato completamente dal suo cazzo mi pervade, è come se me lo sentissi allo stomaco.
    
    Comincio a gemere forte e a parlare..
    
    “Siii, fotti la tua troiaaaa!! Di più!! Più forteeee”
    
    “La mia troia hai detto?”
    
    “Si, sono la tua troia! Rompimi il culo”
    
    “non devi manco dirlo due volte, zoccoletta, sarà fatto”
    
    Continua per più di mezz’ora e sembra non fermarsi mai, ne che possa venire, mentre sento che io sto per farlo senza mai toccarmi.
    
    “ah aaah aaaah” ...
    ... sborro, 4.. 5 fiotti.. tutti sulla sportella della macchina
    
    “ehi zoccoletta, sei venuta sulla macchina eh?! Perché non la pulisci per bene? Non vorrai mica far sapere a tutti quello che sei?”
    
    Senza farmelo ripetere due volte cominciai a leccare minuziosamente, non lasciai nulla.
    
    “sai zoccoletta, credo che potrei venire da un momento all’altro. Quasi mi dispiace per il preservativo, non posso inondarti il tuo bel culetto con la mia sborra”
    
    “No ti prego”
    
    “No cosa?”
    
    “non venire.. voglio la tua sborra in bocca.. voglio la tua sborra” ripetevo come un bimbo frignante che vuole a tutti i costi la sua cioccolata.
    
    In un attimo tirò fuori il suo cazzo, sfilò il preservativo e prepotentemente portò la mia testa verso il suo bacino, penetrandomi la bocca. Mi teneva la testa con le sue mani e intanto mi scopava la bocca ad un ritmo assurdo.
    
    Il suo cazzo emanava un calore immenso e cominciò a pulsare, sempre con più frequenza finchè un fiume in piena non mi invase la bocca.
    
    Feci difficoltà a ingoiare tutto in un colpo, e qualcosina cominciò a colarmi dal labbro, ma subito la recuperai col dito come quella sborra rimasta sulla cappella.. e come le Fonzies.. se non ti lecchi le dita godi solo metà!!!
    
    Finito tutto mi rialzai, cominciando a sistemarmi e vidi una macchina parcheggiata affianco a noi.. dalla foga del momento non mi ero accorto di nulla.. non avevo neanche idea da quanto tempo fosse lì.. ne sapevo chi ci fosse in quella macchina (aveva i finestrini ...