1. Gentle femdom - 2 - al buio


    Data: 06/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ShyB0y, Fonte: Annunci69

    Una settimana dopo il mio primo incontro con la mia nuova Padrona ricevetti un suo messaggio nel quale disse di tornare da lei.
    
    Mi presentai in orario a casa sua.
    
    "Entra pure, anche oggi i miei sono al lavoro quindi avremo tutta la casa per noi" Mi accolse prendendomi per mano e portandomi in camera sua. Lei indossava soltanto una maglietta intima e degli slip e ciò non poté che mettermi in imbarazzo. Mi fece indossare il collare e disse:
    
    " Oggi lavoreremo sulla fiducia. Voglio che tu ti fida di me, in qualunque situazione ti trovi. Spogliati, dovrai stare comodo, rimani pure in indumenti intimi."
    
    Mi spogliai e rimasi in t"shirt e boxer; lei quindi prese dei collant neri ed iniziò a legarmeli intorno agli occhi.
    
    "Ci vedi?" Chiese dopo avermi bendato.
    
    " N"no Mamma "
    
    Quindi mi prese le mani, mi legò i polsi dietro la schiena e fece lo stesso con le caviglie, poi sentii un suono metallico: forse aveva agganciato un guinzaglio al collare. Rimasi immobile e legato in ginocchio sul letto, se mi fossi mosso sarei caduto.
    
    " Sei proprio carino tutto legato. " Diceva mentre mi dava dei grattini sotto il mento.
    
    Ad un certo punto sentii qualcosa di bagnato toccarmi la guancia. Per cercare di spostarmi persi l'equilibrio e caddi di lato.
    
    " Ahaha sei proprio schizzinoso, non ti piace la mia saliva? " Disse ridendo mentre continuava a toccarmi col dito bagnato.
    
    Io, impossibilitato a muovermi non potevo fare altro che lasciarmi fare.
    
    Arrivò a infilarmi ...
    ... un dito con la saliva in bocca tenendomelo per diverso tempo.
    
    " Bravo cucciolo, fai finta che sia un ciuccio, adesso però ti devo punire, appena ti ho toccato ti sei subito spaventato e invece dovresti fidarti di me "
    
    Mi tirò per il guinzaglio per farmi sdraiare a pancia in su e, subito dopo sentii un improvviso peso sulla pancia: si era seduta su di me, usando le mie gambe come schienale e la mia faccia come poggiapiedi.
    
    " Ora sono comoda, tu però non tanto vero? Adesso caccia fuori la linguetta e falla passare un po sui miei piedini. Su su, non fare quella faccia schifata, della tua Mamma ti deve piacere tutto. Magari però se non fai quello che voglio ti faccio fare ciò che non piace a te... "
    
    Mi sentivo molto umiliato mentre mi rimproverava, in più mi faceva un po schifo leccarle i piedi, nonostante non avessero un odore sgradevole.
    
    La punizione durò diverso tempo durante il quale con i suoi piedi mi faceva di tutto: mi tappava la bocca e il naso con le dita fino a quando non supplicavo per respirare, mi dava degli schiaffetti sulle guance o me li strusciava su tutto il viso e i capelli. Dopo almeno mezz'ora decise di alzarsi. Io ero sfinito e lei, incominciando ad accarezzarmi il viso disse: " Bravo cucciolo, hai sopportato la punizione senza lamentarti troppo. Adesso sai cosa ti aspetta se non fai il bravo e questo era una punizione leggera. "
    
    Mi rifece mettere in ginocchio, si allontanò per un attimo e al suo ritorno cominciò ad imboccarmi con del ...
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