1. Devi lasciarmi carta bianca… (1.a parte)


    Data: 24/11/2018, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: carlob, Fonte: RaccontiMilu

    ... sigaretta.
    
    Per un attimo fantasticai su quello che poteva succedere in mia assenza.
    
    Rientrai quindi ansioso e scoprii qualcosa di diverso.
    
    Una mano di lui era tra le gambe socchiuse di lei e l’altra scorreva tra un seno e l’altro.
    
    La luce era abbastanza debole, non sembrava un massaggio tradizionale.
    
    Qualche movimento e rantolo di piacere mi aiutarono a capire.
    
    Ingegnosamente con la mano destra la stava masturbando.
    
    Di sicuro qualche dito in figa e qualche altro a titillarle il clitoride. Magari uno anche nel culo.
    
    Impossibile verificare ma mi piacque pensare avesse violato anche il buchino.
    
    Le dita dell’altra mano a scorrere alternativamente sui capezzoli ormai completamente eretti.
    
    Almeno questo potevo vederlo bene.
    
    Inebetito restai a guardare senza far niente.
    
    Dovevo forse avvicinarmi a lei, baciarla, partecipare, ma niente.
    
    Restai lì in piedi a guardare come si lasciava coccolare da lui.
    
    D’un tratto notai in lei una convulsione che mi era piuttosto familiare.
    
    Moderata e silenziosa però inconfondibile: gente!! E’ venuta, ha goduto davanti al marito e ad uno sconosciuto.
    
    Volevo imitarla, ero troppo eccitato: lo tiro fuori e le cospargo il corpo di sborra…
    
    Ma non ne ebbi il tempo.L’incantesimo finì.
    
    Terminate le poche convulsioni dell’orgasmo, si alzo di scatto dal lettino.
    
    Scese e in due passi raggiunse ed azionò l’interruttore.
    
    Dalla penombra ci trovammo in una luce piuttosto intensa.
    
    Lei ci apparse di una ...
    ... bellezza che da tempo non notavo.
    
    La sua pelle lucida di olio per massaggi.
    
    Due chiappette sode, non un briciolo di cellulite.
    
    Malgrado l’età non dava segni di cedimento.
    
    Un quarta da sballo, ancora ben sostenuta.
    
    I capezzoli in via di rilassamento, a vista d’occhio si riducevano in altezza espandendosi in superficie. Due medaglioni verniciati a nuovo.
    
    Mio preferito il suo pube, con quel ciuffo di peluria scura ben curata, ora anch’essa oleosa.
    
    Le labbra della vagina, completamente depilata, che facevano eroticamente capolino subito sotto.
    
    Perché mai la voglio divedere con altri, mi chiesi, non posso tenerla tutta per me? Non mi basta? Perché sono così strano?
    
    Intanto godevo mentre anche il massaggiatore bramasse il suo corpo
    
    Appena usciti la sua reazione imprevista:
    
    -sono amareggiata e mortificata, mi sento una puttana, lui non mi piaceva, non era il mio tipo, la tua presenza mi metteva in imbarazzo-.
    
    Ha sempre messo in dubbio di aver goduto, ma sia io sia il massaggiatore ne eravamo sicuri.
    
    Anzi, lui sperava di scoparsela , se non il giorno stesso, la volta successiva, che però non arrivò mai perché non volle più andarci.
    
    In quanto a me, non nascondo che a parte qualche altro piccolo avvenimento insignificante, quello che ero riuscito ad ottenere, era un progresso eccezionale.
    
    Anch’io avevo già preventivato il prossimo incontro e la immaginavo impalata dal cazzo dell’altro.
    
    Non mi vergogno, nonostante la delusione, qualche pippa ...